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2012
FERRARA SUPER ALLA RACE ACROSS THE ALPS
Ancora una grande impresa in questo 2012 da raccontare su queste pagine : Matteo Ferrara, portacolori del Gs Aquile, ha corso la RACE ACROSS THE ALPS, una delle ultracycling più dure di tutto il panorama internazionale. I numeri parlano da sé, 540 chilometri, tanti, ma niente a confronto dei metri di dislivello positivo. I concorrenti infatti per conquistare il traguardo dovevano scalare passi che hanno fatto la storia di Giro d’Italia e Giro di Svizzera quali il Resia, lo Stelvio, il Mortirolo, l’Aprica, il Bernina, l’Ofenpass, l’Albula, il Fluelapass per un totale di 14.600 metri.
Solo 65 i temerari che si sono presentati il 22 giugno a Nauders in Austria decisi ad affrontare la grande sfida, tutti ben preparati, impossibile altrimenti anche solo pensare di provare una tale impresa, ognuno con un proprio piccolo grande team al seguito per garantire l’assistenza necessaria. Qualcuno anche con grande esperienza, al via c’erano anche atleti reduci dalla mitica Race Across America, la più famosa ed ambita ultracycling del mondo.
Alla presentazione della gara l’emozione fa capolino, ci si guarda intorno e il dubbio di cosa si stia facendo in quel posto inevitabilmente bussa alle porte del cervello anche se solo per un attimo. La partenza è alle 12 in punto, prima si compiono le operazioni di rito : l’ennesimo controllo del mezzo, quella specialissima cui affidare tante speranze, le istruzioni date ai ragazzi del team, la verifica dell’attrezzatura, gps in testa. Lungo il percorso grazie ai ragazzi ci sarà la possibilità di cambiarsi e di rifocillarsi. Bisognerà affrontare una lunga notte di gara con tratti in alta quota ed il rischio sempre presente in montagna di qualche temporale.
La prima parte di gara, per il nostro Matteo, trascorre abbastanza velocemente con qualche problema di alimentazione dovuto forse ad un integratore troppo concentrato. L’inevitabile rallentamento ed il tempo consentono all’aquilotto di superare la piccola crisi al primo passaggio all’Aprico. Siamo vicini ai 200 chilometri, è ora di affrontare il Mortirolo. La cima fa capolinea prima del tramonto così da consentire un primo cambio di indumenti.
La notte, tutta in sella, viene vissuta in territorio svizzero, bisogna superare Bernina, Albula e Fluelapass. La prima salita segna la metà del percorso, un primo importante traguardo raggiunto. Si pedala grazie alla luce su casco e bici, la temperatura è fresca, in discesa bisogna coprirsi bene.
Il sorgere del sole è un nuovo aiuto, soprattutto da un punto di vista mentale. Non manca più molto, si ascolta il proprio fisico cercando di capire quanto c’è ancora da dare, quanto si può spingere avanti il proprio limite. Superato anche l’Ofenpass, salita dura per le pendenze in doppia cifra e per gli interminabili “drittoni” che ricordano le salite nordamericane, resta una sola ascesa, re Stelvio dal versante svizzero con tratti anche di sterrato.
I lunghi tratti in solitudine sono sicuramente una delle difficoltà maggiori in questo tipo di competizione con pochi concorrenti e l’impossibilità quindi di poter sfruttare l’aiuto del gruppo per recuperare un po’ di energie.
Il passaggio in cima allo Stelvio è una liberazione, ormai la convinzione di farcela ha preso il sopravvento su stanchezza e fatica…Nauders si avvicina.
Matteo Ferrara ha concluso la sua prima Race Across the Alps in 27 ore 40 minuti al 23° posto assoluto al termine di una corsa che sicuramente non dimenticherà per le tante emozioni vissute.
“E’ stata una corsa straordinaria, tanto dura fisicamente e mentalmente quanto bella. Voglio condividere la mia gioia con il mio piccolo team che mi ha supportato e sopportato sia in gara sia in tutta la preparazione. Adesso ci riposiamo, poi si vedrà!”
Complimenti a Matteo, chissà quale sarà il suo prossimo obiettivo.