Sin dal suo debutto la granfondo di Firenze si è dimostrata terreno di “conquista” per i nostri aquilotti, come dimenticare le goliardiche scorribande a due ruote dei veterani gaudenti nelle scorse edizioni? Anche quest’anno la gara fiorentina non tradisce : Firenze si regala ai ciclisti in tutto lo splendore di piazza della Signoria da dove la gara prende il via puntuale alle 8.30 di domenica 17 aprile. Poche centinaia di metri e i corridori attraversano Ponte Vecchio, le maglie colorate dei 2200 ciclisti sfrecciano sui “lungarni” fino ai piedi della salita di Fiesole. Il via volante segna l’inizio della gara.
Quella di Firenze non è una granfondo dal profilo altimetrico troppo impegnativo, 2000 i metri da superare sul tracciato più lungo che misura 118 km, ma la pianura lascia spesso spazio a saliscendi sfiancanti. L’arrivo in salita sul muro di via Salviati reso celebre dai mondiali su strada del 2013 rappresenta lo spauracchio per tutti i partecipanti.
Domenica erano in 5 i portacolori del Gs Aquile, tra questi Vincenzo Midolo. Gli 84 km del percorso ridotto rappresentavano per il nostro carabiniere il ritorno alle gare dopo la pausa forzata dell’anno passato. Il ritiro del pacco gara, la preparazione della bicicletta, il giro tra gli stand, la sgambata della vigilia compongono quel rito che ogni amatore ben conosce condiviso con l’altro inossidabile veterano della prova fiorentina, Rollandin Luigino festeggiato al traguardo dallo speaker come un vincitore assoluto.
Un gruppo tanto numeroso nasconde spesso insidie e pericoli, questa volta, a farne le spese è stato proprio uno tra gli aquilotti, Caliano Antonio. Di casa a Firenze, sua città natale, il nostro portacolori è caduto in discesa, incolpevole vittima del contatto con un altro ciclista un po’ troppo esuberante. Nonostante il doloroso inconveniente Caliano ha concluso la sua fatica con il tempo di 3 ore 9 minuti.
Se i tre veterani hanno vissuto, seppur in modo diverso, una giornata emozionante, non da meno sono stati i due più giovani compagni Macori Ivan e De Agostini Marco. Compagni spesso in allenamento i due aquilotti si sono divisi in corsa : il primo ha optato per il tracciato veloce chiudendo in 2 ore 38 minuti, il secondo si è invece piazzato 310° sul “lungo” al termine di una gara tutta all’attacco.
Così Firenze saluta le Aquile anche nel 2016…