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2019
CELESTE COPPI…
Domenica 30 giugno, piazza Galimberti a Cuneo. E’ il giorno della Fausto Coppi, la granfondo dedicata al campionissimo. Da anni ormai l’organizzazione della manifestazione inserisce nel pacco gara la maglietta celebrativa dell’evento con l’obbligo per tutti i partecipanti di indossarla al via. Nell’anno in cui si festeggiano i 100 anni dalla nascita di Fausto, il colore di quella maglia non poteva che essere celeste, quel celeste diventato celebre durante la radiocronaca del Giro d’Italia del 1949, la tappa era la Cuneo Pinerolo. Vinse Coppi dopo una fuga che è rimasta nella storia del ciclismo come una delle più grandi imprese di tutti i tempi.
La macchia celeste cresce di minuto in minuto mano a mano che le griglie si riempiono, l’appuntamento è di quelli importanti, la Coppi è considerata una delle granfondo più impegnative, ma anche una di quelle meglio organizzate. Sono poco meno di 3000 i partenti, ma avrebbero potuto essere molti di più se non fosse per il numero chiuso imposto dal comitato che ne gestisce l’organizzazione. Tanti i paesi esteri rappresentati.
La Coppi vive intorno alla sua salita simbolo, il colle Fauniera, un’ascesa hors categorie per pendenza, lunghezza e altitudine. Chiunque voglia correre la Coppi dovrà superare tale ostacolo pedalando sino ai 2481 metri del colle, indipendentemente che scelga il “medio” o il “lungo”. Salita sfiancante per i tanti chilometri oltre il 10% senza mai intravederne la cima, il Fauniera è stato più volte protagonista anche nella corsa Rosa. Quelle interminabili mezze coste celano anche la fatica dei nostri aquilotti in questa calda domenica di giugno. Mai numerosi come quest’anno, si sono schierati al via in sette: Corrado Allasia, di casa da queste parti, ha concluso la sua prova sul tracciato più impegnativo in poco più di otto ore e trenta; tutti i suoi compagni si sono invece accontentati del “medio”. Nell’ordine hanno raggiunto Cuneo : Giovanni Viscio, Luca Nicolino, Jean Pierre Charles, Daniele Domanin, Loreno Turatti e Luca Barbieri.