Dona la vita, prova d’apertura del calendario regionale FCI su strada cambia parzialmente denominazione diventando BICINSIEME – DONA LA VITA. Questa la prima grande novità legata alla pedalata ecologica organizzata dal GS AQUILE che quest’anno arriva alla sua sesta edizione.
La manifestazione che si svolgerà sabato 11 maggio conferma la partenza dalla centrale piazza Chanoux di Aosta che tanto è piaciuta lo scorso anno a partecipanti e pubblico.
Il comitato organizzatore sta vagliando alcune modifiche al tracciato che dovrebbe portare i ciclisti prima a Valpelline e poi a Doues, nei prossimi giorni le prime conferme.
Partenza da “pro” per i due prestigiosi del gruppo Aquile, Stuffer Franz e la new entry di questo 2013 Beccio Roberto. I due tenaci ciclisti valdostani si sono infatti voluti regalare una bella vacanza alle Canarie per festeggiare il traguardo conquistato la stagione scorsa.
A far loro compagnia i tanti cicloamatori che hanno deciso di trascorrere una settimana a scuola di ciclismo da Davide Cassani, ex professionista ed oggi stimato commentatore televisivo, che da alcuni anni con la sua Academy organizza in questo periodo soggiorni settimanali offrendo ai ciclisti la possibilità di pedalare in compagnia di chi ha fatto della bicicletta una professione godendo allo stesso tempo del clima mite e del sole delle isole Canarie.
I nostri due aquilotti, non nuovi a questo genere di viaggio dopo la fortunata esperienza dello scorso anno, sono volati a Gran Canaria dal 9 al 17 febbraio per mettere nelle gambe i primi chilometri di una stagione che si preannuncia lunga e densa di appuntamenti. E così mentre i compagni prendevano acqua sul lago Maggiore, Franz e Roberto pedalavano a 24 gradi in pantaloncini e maglietta cercando di carpire qualche segreto o qualche nuova metodologia di allenamento.
A far da ciceroni al gruppo oltre a Cassani anche Max Lelli e Marco Velo ancora in perfetta forma.
Certo la fatica non è mancata per i nostri aquilotti spesso in difficoltà nel tenere il passo del gruppo in cui tanti protagonisti avevano già molti chilometri nelle gambe. Poco male, perdere le ruote dei più preparati soprattutto nei tratti più impegnativi, ha consentito a Franz e Roberto di godere a pieno delle meraviglie dell’isola iberica…..e al pomeriggio relax al sole per recuperare le forze in vista della nuova uscita.
In sette giorni di “vacanza studio” la premiata ditta Stuffer e Beccio ha percorso 580 chilometri con un dislivello complessivo del tutto ragguardevole per questa stagione, 9500 metri. Sudore e divertimento, sopprattutto, non sono certo mancati e chissà che da pari inizio non possano derivare almeno tante soddisfazioni quanto quelle dello scorso anno.
Attenti però, cappotto e ombrello qui sono ancora preziosi compagni di giornata…
L’ultimo weekend di febbraio ha portato a Cogne gli specialisti della giovane disciplina del winter triathlon. La splendida località valdostana ha ospitato infatti sabato 23 e domenica 24 i campionati mondiali di questa multi disciplina in cui gli atleti si devono sfidare nella corsa, in mtb e con gli sci da fondo; minimo comun denominatore la neve a rendere il tutto un po’ più difficile.
Sabato è stato il giorno degli elite, i professionisti. Grande sfida in campo maschile tra i campioni russi e l’italiano Antonioli sconfitto solo in volata. Tra gli juniores, i campioni del futuro, bella vittoria in campo femminile per la valdostana Emilie Collomb che si è scoperta non solo grande biker.
Domenica, dopo le prove di staffetta, è stata la volta degli amatori, vera linfa vitale anche di questo sport. A Cogne erano in palio i titoli mondiali per categoria e i pretendenti al podio non sono certo mancati; più di 150 i partenti, numero di tutto rispetto, con atleti provenienti da ogni parte del mondo. Oltre 20 le donne al via.
Ridotta la distanza delle tre frazioni rispetto a quella dei pro, gli “age” dovevano confrontarsi con 4 chilometri di corsa, 8 in bicicletta e 6 finali di fondo. Splendidi i percorsi, tecnici e spettacolari, interamente disegnati sul prato di Sant’Orso così da offrire al pubblico la possibilità di vedere ed incitare i propri beniamini più volte nel corso della gara; solo la mtb scendeva sino a Cretaz prima di risalire verso il traguardo.
Due trombe da stadio hanno dato il via alle 11.30 sotto una leggera nevicata ad un folto, ma molto agguerrito gruppo di pretendenti al titolo. Davvero un bel colpo d’occhio per il pubblico presente nella start zone.
I migliori hanno fatto subito la differenza creando al primo passaggio, dopo soli due chilometri, quel divario cronometrico che il secondo gruppetto non avrebbe più ricucito; dietro invece la lotta era serrata per difendere o migliorare la propria posizione.
Il GS AQUILE ha schierato al via due portacolori : il biker Leidi Massimiliano, non nuovo alle gare di winter triathlon e la neo arrivata, Degiovanni Silvia protagonista della scorsa edizione del Circuit du Grimpeur chiuso a Pila con la conquista del titolo italiano di montagna degli enti della consulta.
Molto diversa la condotta di gara dei due aquilotti proprio in virtù delle loro diverse attitudini. Max è stato costretto sulla difensiva in tutto il lancio di corsa, suo vero punto debole, ma si è poi scatenato in sella alla mtb recuperando posizioni su posizioni che ha saputo poi difendere nell’ultima frazione di fondo. La sua ottima tecnica di guida in bici affinata nelle gare di mtb cui partecipa regolarmente gli ha consentito di segnare uno dei migliori tempi nella sua categoria tanto da conquistare il 16° posto, 85° assoluto in 1h 14m 58s.
Silvia festeggia invece a Cogne, dove è di casa, uno splendido quanto insperato podio nella sua categoria, terza all’arrivo dopo una bella gara da perfetta neofita. Appassionata di tutte e tre le discipline che compongono il winter triathlon la Degiovanni ha infatti deciso di provare questa nuova sfida. La vera incognita, paradossalmente per una provetta ciclista come lei, era proprio la frazione in bici, guidare una mtb sulla beve è ben diverso che pedalare su asfalto. Al comando nella sua categoria dopo i 4 km a piedi, in bicicletta, è stata costretta a cedere il passo alle sue agguerrite compagne più a loro agio sulla neve. Una buona frazione conclusiva di fondo le ha regalato il podio e l’ottavo posto assoluto con il tempo finale di 1h 19m 14s.
Tanta soddisfazione al traguardo per entrambi contenti del risultato ottenuto, ma soprattutto della bella esperienza maturata. Per Max, appassionato di tale disciplina, la conferma delle sue attitudini e la voglia di riprovarci quanto prima; per Silvia un primo approccio alla “bici da neve” particolarmente difficile per le condizioni meteo che hanno reso il percorso mosso e ancor più tecnico…chissà che con qualche allenamento specifico in più, visto il risultato conseguito, non decida di riprovarci alla prima occasione.
Complimenti ragazzi!!!
Gli organizzatori della granfondo Bra Bra, la gara della Langa e del Roero, hanno deciso di inserire il numero chiuso, le iscrizioni si chiuderanno al raggiungimento dei 3000 partenti.
Scelta sorprendente, ma motivata dallo stesso comitato per ragioni di sicurezza. Il recente annullamento della classica Gimondi che doveva svolgersi la stessa domenica rende infatti la prova di Bra l’unica importante manifestazione del nord Italia, ottimo allenamento in vista della vicina Novecolli di Cesenatico.
La Bra Bra, da anni gara principe di coppa Piemonte, si avvia quest’anno, almeno nelle aspettative degli organizzatori, a battere ogni record di presenze senza perdere quello standard qualitativo nei servizi offerti ai ciclisti che insieme allo splendido percorso l’hanno resa uno degli appuntamenti primaverili imperdibili per molti cicloamatori del Piemonte e non solo.
Si è svolta ieri, domenica 17 febbraio la randonnèe del Lago Maggiore, tradizionale appuntamento di inizio stagione anche per il GS AQUILE da quando, anni fa, insieme, Luca Buarotti, presidente del Funtos Bike e padrone di casa ed Elio Ceccon, allora presidente del GS AQUILE, decisero di creare una pedalata di gruppo per sancire il gemellaggio tra le due società. Dopo anni in cui il giro del Lago è rimasto una bella gita, nel 2011 Buarotti ha deciso di dare a tale appuntamento veste ufficiale facendone a tutti gli effetti una randonnèe iscritta nel calendario ARI di cui oggi è la prova d’apertura.
Un “giro” da pedalare insieme in nome del compianto Elio Ceccon, prematuramente mancato, con lo stesso spirito che animava quelle prime edizioni…e così è stato sicuramente per il gruppetto di aquilotti al via. Per molti di loro si trattava della prima uscita stagionale, ma mai sarebbero mancati e tutti hanno onorato la manifestazione pedalando insieme nei 118 chilometri del percorso più corto che non valeva quale brevetto.
Solo il veterano randonneur Gens Danilo ha concluso l’intero “giro”, 170 chilometri di cui quasi 60 sotto la pioggia battente che purtroppo ha parzialmente rovinato la festa dei 500 partenti. Le previsioni incerte che annunciavano la pioggia dal primo pomeriggio non hanno sbagliato e al mattino a Gravellona Toce il freddo era l’argomento principale tra chi si accingeva a prendere il via. Sfidando il freddo i più esperti in questo tipo di manifestazioni hanno deciso di anticipare la partenza alle 8.15. Gens era tra questi, nel gruppetto dei primi 25 che ha condotto il giro a velocità altissima. Danilo, insieme a tre compagni di fuga, ha raggiunto per primo il traguardo in 4 ore 52 minuti senza riuscire però ad evitare l’acqua.
E dire che i nostri aquilotti avevano raggiunto Laveno ancora all’asciutto ormai convinti di aver chiuso la loro fatica. La pioggia che cominciava a scendere a Verbania al momento dello sbarco li ha invece costretti a 10 chilometri finali da classica del nord; la strada bagnata e lo sporco che inevitabilmente le biciclette alzavano hanno segnato profondamente i volti dei ciclisti.
All’arrivo le specialissime sporche come dopo una prova di ciclocross e i visi scuri erano la migliore testimonianza della fatica di quell’imprevisto finale. La doccia, calda almeno per i primi, e nuovi indumenti asciutti hanno riportato il sorriso tra i reduci prima del pizza party. Tè caldo e caffè non sono mancati così come i tradizionali racconti di fine pedalata.
Un battesimo tanto felice quanto bagnato che speriamo porti fortuna ai nostri aquilotti per una lunga stagione ricca di tante soddisfazioni.
Grazie a Luca per la sua organizzazione, per l’invito e per la passione con cui continua a portare avanti questa bella manifestazione…ai primi di marzo sarebbe fantastica!!!