Domenica mattina, ore 06.30. Lo speaker comincia il countdown che darà il via alla Maratona dles Dolomites 2019. Le griglie sono piene, il vociare dei ciclisti sale, l’ultimo in bocca al lupo e poi si parte. Tutti in fila per chilometri da La Villa a Corvara prima di iniziare l’ascesa al Campolongo, la prima delle salite che hanno reso mitica questa manifestazione.
Sono 9000 i partecipanti, tra di loro prendono il via anche 18 fortunati portacolori del team Aquile sostenuti da casa dal tifo dei propri compagni, molti davanti alla tv per la diretta televisiva. Una veloce inquadratura celebra il veterano Gabriele Centelli impegnato sul percorso Sellaronda così come i compagni di squadra Luigino Rollandin, Antonio Caliano, Alfonso Milloz e Marcello Cicchetti. Il peggioramento delle condizioni meteo previsto dalla fine della mattinata indurrà alcuni dei nostri paladini a rinunciare alla scalata al passo Giau optando per il tracciato medio, tra questi anche l’unica donna in corsa, Silvia Degiovanni. Sul medio hanno corso anche Saracco, Carbone, Stuffer, Beccio e Caddeo, In sei hanno invece portato a termine i 138 km della Maratona: miglior tempo per il veterano Massimo Giangrasso in poco più di 6 ore, a seguire Daniele Calandri, Lorenzo Baldon e il terzetto composto da Mauro Pallais, Luigi Miriello e Alberto Dublanc che hanno festeggiato a braccia alzate il passaggio sotto la linea del traguardo.
Si conclude così la spedizione 2019 a Corvara dei nostri ragazzi, un ritorno felice dopo tanti anni di attesa con la speranza per tanti di potersi ripresentare al via già il prossimo anno.
Ultima ricognizione questa mattina con la tradizionale pedalata fino alla cima del Campolongo. Qualche foto di rito per l’album della stagione e poi il lento rientro in albergo. E’ tempo di preparare la bicicletta: c’è il numero da posizionare, un ultimo controllo al cambio, ai freni e alla pressione dei pneumatici.
La meteo variabile con un probabile peggioramento da fine mattinata rende incerta sino all’ultimo la scelta del percorso sui cui pedalare, qualcuno deciderà solo domattina.
La Maratona è ormai alle porte, i nostri aquilotti sono pronti al via…..
Mancano due giorni alla Maratona delle Dolomiti edizione 2019 e i nostri aquilotti proseguono nel loro avvicinamento all’evento. Dopo il ritiro dei pettorali nella serata di ieri, oggi si attendono gli ultimi arrivi per completare il piccolo team che rappresenterà domenica il nostro sodalizio. E intanto si pedala. Questa mattina, sfruttando le condizioni meteo favorevoli, qualcuno ha provato parte del tracciato di gara scalando il Campolongo, il Gardena o il Valparola, altri, invece, sono andati a caccia di nuove salite da inserire nel proprio palmares: il passo delle Erbe, le Tre Cime di Lavaredo…in attesa del primo brindisi a ranghi completi.
Comincia oggi la spedizione in Dolomiti per il gruppo di aquilotti premiati con un pettorale dalla reintroduzione della regola del ripescaggio. Domenica prossima, 7 luglio, si corre la Maratona dles Dolomites, la granfondo più desiderata dagli amatori di tutto il mondo. Seguiremo i nostri aquilotti in tutto il rituale di avvicinamento all’evento sino al via domenica mattina, all’alba, in diretta televisiva.
Domenica 30 giugno, piazza Galimberti a Cuneo. E’ il giorno della Fausto Coppi, la granfondo dedicata al campionissimo. Da anni ormai l’organizzazione della manifestazione inserisce nel pacco gara la maglietta celebrativa dell’evento con l’obbligo per tutti i partecipanti di indossarla al via. Nell’anno in cui si festeggiano i 100 anni dalla nascita di Fausto, il colore di quella maglia non poteva che essere celeste, quel celeste diventato celebre durante la radiocronaca del Giro d’Italia del 1949, la tappa era la Cuneo Pinerolo. Vinse Coppi dopo una fuga che è rimasta nella storia del ciclismo come una delle più grandi imprese di tutti i tempi.
La macchia celeste cresce di minuto in minuto mano a mano che le griglie si riempiono, l’appuntamento è di quelli importanti, la Coppi è considerata una delle granfondo più impegnative, ma anche una di quelle meglio organizzate. Sono poco meno di 3000 i partenti, ma avrebbero potuto essere molti di più se non fosse per il numero chiuso imposto dal comitato che ne gestisce l’organizzazione. Tanti i paesi esteri rappresentati.
La Coppi vive intorno alla sua salita simbolo, il colle Fauniera, un’ascesa hors categorie per pendenza, lunghezza e altitudine. Chiunque voglia correre la Coppi dovrà superare tale ostacolo pedalando sino ai 2481 metri del colle, indipendentemente che scelga il “medio” o il “lungo”. Salita sfiancante per i tanti chilometri oltre il 10% senza mai intravederne la cima, il Fauniera è stato più volte protagonista anche nella corsa Rosa. Quelle interminabili mezze coste celano anche la fatica dei nostri aquilotti in questa calda domenica di giugno. Mai numerosi come quest’anno, si sono schierati al via in sette: Corrado Allasia, di casa da queste parti, ha concluso la sua prova sul tracciato più impegnativo in poco più di otto ore e trenta; tutti i suoi compagni si sono invece accontentati del “medio”. Nell’ordine hanno raggiunto Cuneo : Giovanni Viscio, Luca Nicolino, Jean Pierre Charles, Daniele Domanin, Loreno Turatti e Luca Barbieri.