Mar
26
2015

L’ELETTRICO CALANDRI

Calandri Daniele - Electric Trail 2015Al via la stagione dei trail : si è corso domenica scorsa, 22 marzo, a Pont Saint Martin, l’Electric Trail, prima prova del giovane circuito valdostano.
Due i percorsi preparati dall’organizzazione : 42 e 18 rispettivamente i chilometri da percorrere, 3.600 e 1.350 i metri di dislivello da affrontare.

Da molti addetti ai lavori l’Electric è considerato il più duro dei trail che si corrono in Valle d’Aosta. Il tracciato più lungo è costruito sulla continua alternanza tra salite ripide, brevi tratti semi pianeggianti corribili e discese impegnative in cui l’attenzione deve essere sempre massima. La gara corta è molto tecnica tanto da essere paragonata ad una skyrace : la pendenza in salita arriva sino a 45 gradi. Le rocce e i gradoni naturali rappresentano una difficoltà supplementare a maggior ragione in una giornata di pioggia come quella in cui si è disputata la prova. In più punti corde e reti di sicurezza assicurano l’incedere dei concorrenti.

Circa 500 i trailer al via domenica mattina incuranti delle condizioni meteo sfavorevoli, tra questi anche Daniele Calandri, portacolori del Gs Aquile. Il nostro aquilotto tascabile continua a dividersi con successo tra la bicicletta e la giovane passione per la corsa in montagna. E se è vero che tanti ciclisti utilizzano il podismo nei lunghi mesi invernali per prepararsi alla bella stagione, è altrettanto vero che in pochi riescono ad essere competitivi in entrambe le discipline. Calandri, in gara sui 18 km, ha sfruttato le sue doti di scalatore riuscendo ad adattarsi al percorso e alle sue difficoltà. Il suo tempo finale, 2 ore 33 minuti, ne è conferma; il suo risultato, 58° assoluto, lo soddisfa a pieno.

Dal maratoneta Norbiato al trailer Calandri passando per i tanti sci alpinisti, continua l’attività multidisciplinare dei nostri aquilotti. In attesa del prossimo trail le grandi classiche di primavera si avvicinano a grandi passi e il nostro Calandri non vorrà certo mancare…

Approposito dell'autore: Federico Martinet

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