28
2015
GENS CONQUISTA IL “400”
“Esiste una regola non scritta tra noi randonneurs: potrai definirti tale solo dopo esserti brevettato sulla distanza dei 400 km. Qualcuno si chiederà perché!?! 400 km sono tanti, si pedala per un’intera notte, spesso in totale solitudine. Quella di Benna è stata la mia quinta 400, al via, in testa, avevo due sole parole : devo chiuderla!!”
La distanza importante e la lunga notte in sella fanno selezione. Alla partenza, alle 21, si presentano in 90, tra loro anche 7 donne. Le previsioni meteo variabili con il rischio della pioggia inducono il nostro portacolori a optare per il muletto, un po’ di peso in più da portarsi dietro. Le prime fasi della corsa sono veloci, fino ad Asti è tutta pianura, ma nelle Langhe i pianeggianti rettilinei che costeggiano le risaie lasciano spazio ai saliscendi tra le colline coltivate a vite. La pioggia non tarda ad arrivare costringendo i ciclisti a fermarsi per indossare le mantelline impermeabili. Il momento più difficile arriva sull’Appennino ligure : il colle del Melogno è impegnativo, le pendenze arrivano sino al 10 per cento, il freddo e l’acqua pesano sulle gambe. In cima ad aspettare i ciclisti una fitta coltre di nebbia che rende la successiva discesa verso Pietra Ligure molto pericolosa. La prudenza è d’obbligo, si scende lentamente sino a che la visibilità non migliora. Metà esatta del percorso : il gps di Gens segna 210 km, oltre 9 ore in sella!!!
La sosta si protrae il tempo necessario ad alimentarsi, non c’è ristoro, si cerca nel proprio bagaglio. Poco male, la bici sarà un po’ più leggera. Si riparte alla luce del giorno, ancora in solitudine. La strada sale subito : c’è da affrontare la seconda scalata al colle del Melogno. Il versante ligure è ancor più impegnativo, le pendenze sono spesso in doppia cifra, ma la luce è di conforto. La discesa senza nebbia permette di recuperare energie e il successivo ristoro a Carcare è tappa obbligata. Il piatto di pasta messo a disposizione dall’organizzazione è quanto mai gradito. Da lì in poi Gens proseguirà in compagnia di un piccolo gruppo di randagi cuneesi : in quattro supereranno l’ascesa di Cravanzana e i saliscendi delle Langhe sino ad Asti.
L’ultima parte nuovamente in pianura non ammette distrazione, la meta è vicina, ma la fatica si fa sentire. Benna apre le sue porte a Gens e compagni dopo 19 ore 33 minuti. I chilometri percorsi in totale sono 420 a fronte di un dislivello positivo di 4000 metri. All’arrivo gli sguardi si incrociano, un piccolo gesto di saluto e ringraziamento. L’obbiettivo è raggiunto!!!
Prossimo traguardo : 600 km!!!