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2015
Novecolli : la pioggia non ferma le Aquile
Un lungo weekend, come da tradizione, per le Aquile quello della Novecolli : il venerdì per il ritiro dei pacchi gara e per un primo veloce passaggio in fiera, il sabato per una facile sgambata di gruppo al mattino…il museo Pantani, il monumento dedicato al campione romagnolo, il porto canale sono tappe fisse per le foto di gruppo. Un rito che si ripete immancabilmente, anno dopo anno, a suggellare un evento molto sentito tra gli aquilotti.
Al pomeriggio la premiazione dedicata alle società è ormai un appuntamento fisso per il sodalizio di Aosta che anche nel 2015 porta a casa il trofeo riservato alle 15 società più numerose. Sono 45 i portacolori del Gs Aquile che domenica mattina prenderanno il via nella 45° Novecolli.
La pioggia è il nemico imprevisto, ma inesorabile : piove sin da venerdì, una breve finestra sabato pomeriggio concede ai nostri protagonisti 30 km intorno a Cesenatico. Il desiderio di sfoggiare la nuova divisa tecnica della manifestazione è tanta, ma la sera ricomincia a piovere e le previsioni poco confortanti diventano l’argomento principale della cena della vigilia. C’è preoccupazione in gruppo, i visi corrucciati ne sono inequivocabile testimonianza. In tutti cresce il timore per una lunga attesa bagnata in griglia, antipasto di una gara che potrebbe essere ancora più dura.
A colazione, alle 4.00, il bollettino meteo è impietoso : piove e non smetterà presto. Di lì a un’ora occorre decidere se partire, le griglie aspettano. Gli inguaribili otimisti sono sicuri : il tempo migliorerà!! In tanti sono indecisi : la ragione consiglierebbe di rinunciare, ma il desiderio di andare è tanto. La maggior parte si avvia non prima di aver preparato ogni possibile accessorio per proteggersi dall’acqua : le cuffie da doccia ricoprono i caschi, la pellicola da alimenti avvolge le scarpe per renderle impermeabili, la mantellina è d’obbligo, se in goretex meglio, ma non mancano i sacchi dell’immondizia per l’attesa in griglia. In bocca al lupo ragazzi!!!
Alle 6.00, puntuale, comincia la 45° Novecolli : l’annuncio dello speaker viene rotto dal clangore di migliaia di pedali…i primi corrono veloci sotto l’acqua; dietro si aspetta il proprio turno cercando di ripararsi. Gli ultimi si muoveranno poco prima delle 7.00. Stare a ruota è difficile : in pianura a velocità sostenuta le specialissime alzano tanta acqua. Si aspetta il Polenta, la prima salita, quasi fosse una liberazione. L’ostacolo maggiore sarà la discesa. In queste condizioni l’attenzione è massima. Il rischio di incorrere in una scivolata è molto alto. Pioverà fino al Barbotto, per i primi del percorso corto fino all’arrivo. Solo dopo le 13.00 le nuvole lasceranno spazio ad un pallido sole.
In 23 aquilotti hanno portato a termine la Novecolli edizione 2015, 17 sul medio, 6 sul lungo. Ognuna delle loro gare è un’avventura che meriterebbe di essere raccontata. I loro visi trasfigurati per la fatica dicevano tutto, neri di quello sporco che solo l’asfalto bagnato rilascia. Il bianco delle divise non c’è più, le preziose biciclette avranno bisogno di un minuzioso lavaggio. Con orgoglio qualcuno mostra la medaglia riservata ai finisher.
Chilometri e storie si intrecciano sulle strade della Novecolli : il più giovane tra i portacolori del Gs Aquile, Barmasse Gabriel, festeggia i suoi 18 anni regalandosi sul percorso medio uno splendido terzo posto di categoria, primo aquilotto a salire sul podio di Cesenatico; il decano, Rollandin Luigino, scala ancora una volta il Barbotto e conquista l’ennesima Novecolli. Alessandro Barra, esordiente come Previti Antonino, ha corso insieme all’amico Ducret Alex fino al Barbotto prima che quest’ultimo svoltasse sul lungo; i due compagni di allenamento De Agostini Marco e Macori Ivan sono stati i più veloci a coprire i 130 km del tracciato ridotto. In campo femminile celebriamo la tenacia delle nostre due rappresentanti Alleyson Valentina e Vitali Enrica, la prima accompagnata dal marito, Luciani Renato, la seconda, la veterana di questa gara, dal fedele amico Domenico “Mimmo” Riverso mentre il suo secondo gregario, Milano Valter, era al traguardo a tifare per i due compagni. Un sorriso e una parola di incitamento non sono mai mancati da parte dei compagni partiti nelle retrovie al momento del ricongiungimento. Sarà il sole ad accoglierle entrambe a distanza di pochi minuti sul traguardo finale.
Gianfranco Cimberio aveva promesso ai suoi amici che quest’anno avrebbe tirato i freni nella prima parte per portare a termine il “lungo”, 205 km e nove colli, dal Polenta sino alle terribili ultime rampe del Gorolo. Il veterano di Aosta non ha tradito, il suo crono finale vale un sesto posto di categoria insperato alla vigilia. A precedere Cimberio al traguardo solo Alex Ducret, brillante in salita come in pianura, miglior valdostano in gara. Hanno corso ancora una volta insieme Mereu Stefano e Calandri Daniele, inedita invece la coppia Stuffer Franz e Della Rossa Stefano : il primo cercava il quarto sigillo nel lungo cammino che lo porterà a conquistare il Prestigio, il secondo ha fatto onore alla tradizione che lo ha visto in ogni granfondo cui ha preso parte sempre al traguardo del tracciato più impegnativo.
Medaglia da finisher anche per Brusaferro Luigi, Midolo Vincenzo, Miriello Luigi, Augimeri Francesco, Barmasse Piero, Caliano Antonio, Pallais Mauro e Carbone Domenico.
La fatica della gara ha lasciato ben presto spazio ai sorrisi del “dopo”, una festa per tutti, prima al pasta party tra una piadina romagnola e un’esibizione delle ballerine brasiliane, poi in serata con l’immancabile birra.
Complimenti a tutti ragazzi!!!