Nel giorno in cui Fabio Aru torna ad alzare la testa vincendo all’ombra del Cervino una delle tappe più belle di questo Giro d’Italia 2015, le strade della Valle d’Aosta si sono colorate di rosa per salutare il passaggio della corsa. In tanti hanno scalato in bici le tre ascese che hanno caratterizzato la tappa che si concludeva a Cervinia.
L’allungo finale di Aru capace di togliersi dalle ruote paure e avversari ha acceso il tifo dei valdostani accorsi per sostenere i grandi campioni in primis la maglia rosa Alberto Contador e la giovane speranza italiana. Lo scalatore sardo sempre più a suo agio nelle corse a tappe è di casa in Valle dove ha partecipato a quattro edizioni del Petit Tour, il giro della valle d’Aosta, corsa che ha vinto due volte.
Il nostro sodalizion non poteva perdere l’occasione per godere dello spettacolo offerto dai protagonisti di questo Giro : gli aquilotti si sono divisi sulle tre salite dal Saint Barthelemy al colle San Pantaleone sino al traguardo finale di Cervinia. Proprio in cima alla prima ascesa, su quella salita tanto gara al Gs Aquile un saluto speciale ha accolto il passaggio del Giro.
Un articolo di Federico Martinet
Nel giorno in cui Fabio Aru torna ad alzare la testa vincendo all’ombra del Cervino una delle tappe più belle di questo Giro d’Italia 2015, le strade della Valle d’Aosta si sono colorate di rosa per salutare il passaggio della corsa. In tanti hanno scalato in bici le tre ascese che hanno caratterizzato la tappa che si concludeva a Cervinia.
