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2019
VIVERE IL GIRO…
La giornata al Giro d’Italia comincia presto per chi lavora perchè questa grande “macchina” possa funzionare al meglio, per i protagonisti che ogni giorno, tappa dopo tappa, rendono viva e straordinaria questa corsa, ma anche per chi il Giro lo vive da spettatore, sulla strada, aspettando i propri beniamini. Il tifoso, ancor più se appassionato praticante, aspetta il Giro sin dalla sua presentazione sperando che una tappa possa passare vicino a casa, magari in cima ad una di quelle salite che per allenarsi ha scalato tante volte. Un sogno che si materializza, l’attesa che cresce mese dopo mese. Si studia la tappa, si sceglie la propria meta, il punto dove aspettare la lunga carovana della corsa rosa. E se la tappa è di montagna, una di quelle a quattro stelle a detta degli addetti ai lavori, allora l’occasione è da non perdere.
La frazione che si è disputata oggi, da Saint Vincent a Courmayeur, 131 km con 4000 metri di dislivello non ha tradito le attese. Cinque gran premi della montagna, tante salite da scalare prima del traguardo. Un territorio che ha accolto il Giro colorandosi di rosa: per strada le immancabili scritte di incitamento, nei piccoli borghi tante biciclette rosa, bandierine e palloncini, ma soprattutto il tifo colorato di chi per ore ha aspettato il passaggio dei corridori. Un’emozione da vivere tutta d’un fiato perché i protagonisti pedalano veloci. Spuntano laggiù, lontano, annunciati dal rumore degli elicotteri. Prima di loro la carovana pubblicitaria del Giro e le prime ammiraglie. Il tifoso aspetta in un tempo che si dilata come la fatica fatta per salire con la propria specialissima lassù, in cima alla salita preferita. A Verrogne, passata la pioggia, un pallido sole accoglie i ciclisti. Passano i fuggitivi, si alza il tifo, pochi secondi e arriveranno i primi inseguitori e poi il gruppo dei protagonisti più attesi, quelli che faranno la storia dell’edizione 2019 della corsa Rosa. Gli occhi cercano il proprio beniamino, ma gli applausi sono per tutti, un riconoscimento per quella fatica che già trapela sui volti di molti. Tutto dura pochi minuti…e poi le biciclette dei tifosi tornano padrone della strada; per chi non è all’arrivo c’è ancora il finale di tappa da seguire in tv…