Ott
18
2019

SUL MURO DI SORMANO

Se il Ghisallo è senza ombra di dubbio la salita simbolo del Giro di Lombardia, la scalata al muro di Sormano non solo è diventata il trampolino di lancio per azioni spesso decisive tra i professionisti, ma soprattutto la vera discriminante in ambito amatoriale. La gara riservata alle categorie master è andata in scena domenica 13 ottobre con partenza e arrivo a Cantù. Percorso unico, 110 km per 1700 metri di dislivello, con la sola opzione se affrontare il terribile muro oppure scalare la più agevole Colma di Sormano. I 5 portacolori del Gs Aquile hanno scelto la via più difficile: 1900 metri con una pendenza media del 16 per cento e punte sino al 27, una sfida dal sapore epico. Il primo a raggiungere la sommità è stato Ivan Macori, miglior aquilotto al traguardo in 3 ore 41 minuti; a seguire si sono classificati Andrea Bryer, Daniele Capitoni, Michele Zenato e Danilo Fabbri.

Approposito dell'autore: Federico Martinet

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