9
2020
QUEL GIRO CHE OGGI NON PARTIRA’…
Il giorno del Giro. Oggi, sabato 9 maggio, avrebbe dovuto partire il Giro d’Italia, la corsa Rosa, quella dalla coppa che non finisce mai, quella che ogni ciclista italiano sogna di poter correre e qualcuno anche di vincere. Una partenza internazionale, in Ungheria, a Budapest, capitale che si sarebbe vestita a festa per accogliere al meglio la corsa Rosa: la presentazione delle squadre con i loro campioni nel venerdì di vigilia e poi il via ufficiale con la cronometro, al sabato. Poco più di 8 km che avrebbero assegnato la prima ambita maglia rosa.
Così non sarà!! Oggi il Giro non parte, fermato, ma non sconfitto da un nemico dal nome difficile, quasi astruso, il COVID-19, un virus terribile e sconosciuto con cui il mondo intero deve fare i conti.
Il Giro d’Italia già manca a corridori, a tifosi e ad appassionati; così è sin dal momento in cui l’organizzazione ne ha annunciato il rinvio. Mancano le imprese che quel colorato serpentone in movimento lungo il Bel Paese sa regalare, tappa dopo tappa, mancano le lunghe fughe di giornata, gli ultimi combattuti chilometri che preparano allo sprint, l’adrenalina delle volate, la fatica lungo le salite, lassù dove spesso si decide la corsa; mancano le mani alzate del vincitore sulla linea del traguardo. In questo maggio così surreale non vedremo le gesta dei campioni e dei loro gregari così straordinariamente raccontate da giornalisti e narratori…
Il Giro lascia orfani i suoi tifosi. Non ci sarà l’attesa della diretta televisiva, un rituale che si ripete, uguale giorno dopo giorno, per seguire la tappa, a volte per ore altre per pochi minuti, magari rubati al lavoro, allo studio, perché vuoi mettere le emozioni dell’arrivo visto in diretta!! L’attesa dello scatto decisivo, quello che regalerà la vittoria, sperando che il protagonista sia il proprio campione preferito. Non vedremo il rosa sulle strade, ovunque passi il Giro…..
A noi tifosi rimangono i ricordi delle edizione passate da nutrire attraverso i racconti e le tante pagine che sono state scritte, ma anche la fantasia e l’attesa del Giro che verrà, speriamo tra qualche mese in un periodo dell’anno in cui non si è mai corso, elemento in più perché sia un’edizione speciale.
Arrivederci Giro!!