Ago
5
2020

AQUILOTTI ON THE ROAD…

Ferma l’attività agonistica, in attesa delle prossime manifestazioni ancora in calendario, i portacolori del team Aquile hanno raccolto l’invito della propria dirigenza continuando a praticare il proprio sport prediletto. Se da un lato infatti parte dei portacolori del team sono impegnati nel tentativo di conquistare la qualifica di “finisher” nel brevetto Grimpeur10, dall’altra l’estate del 2020 si presenta, per tanti, come l’occasione per pedalare su tracciati più o meno inediti, spesso in solitudine o con pochi compagni di avventura.

Tanti i chilometri mediamente percorsi, quasi a voler cercare una compensazione che, se preventivabile dopo lo stop forzato nei mesi di lockdown, adesso sembra spingersi ben oltre. E così le distanze si allungano sia su strada sia fuoristrada, da una valle all’altra, spesso valicando colli ciclisticamente più o meno celebri . Si assapora il piacere dell’andare in bicicletta anche nel suo incedere più lento e più turistico.

Emblematico in tal senso il tour del Nivolet che in settimana ha visto protagonisti prima Andrea Ricci per un’avventura in solitaria tra asfalto e sterrato lunga oltre 200 km, poi il trio Besenval, Bonomelli e Coquillard sullo stesso tracciato, in giornata, tra la Valle d’Aosta e il Piemonte.  L’immancabile tour du Mont Blanc ha visto impegnati i due granfondisti veterani Roberto Beccio e Franz Stuffer, in partenza il colle del Gran San Bernardo, al rientro il Piccolo San Bernardo, in mezzo due giorni in sella, 330 km e quasi 8000 metri di dislivello. La più nota tra le conquiste stagionali dei nostri aquilotti è stata senza dubbio il Mont Ventoux: a distanza di pochi giorni la cima del monte calvo ha sorriso a Sonia Nouchy, a Demetrio De Gaetano, Alberto Dublanc e Giuseppe Ienaro.

 

 

Approposito dell'autore: Federico Martinet

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