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Mancano due giorni alla Maratona delle Dolomiti edizione 2019 e i nostri aquilotti proseguono nel loro avvicinamento all’evento. Dopo il ritiro dei pettorali nella serata di ieri, oggi si attendono gli ultimi arrivi per completare il piccolo team che rappresenterà domenica il nostro sodalizio. E intanto si pedala. Questa mattina, sfruttando le condizioni meteo favorevoli, qualcuno ha provato parte del tracciato di gara scalando il Campolongo, il Gardena o il Valparola, altri, invece, sono andati a caccia di nuove salite da inserire nel proprio palmares: il passo delle Erbe, le Tre Cime di Lavaredo…in attesa del primo brindisi a ranghi completi.
Comincia oggi la spedizione in Dolomiti per il gruppo di aquilotti premiati con un pettorale dalla reintroduzione della regola del ripescaggio. Domenica prossima, 7 luglio, si corre la Maratona dles Dolomites, la granfondo più desiderata dagli amatori di tutto il mondo. Seguiremo i nostri aquilotti in tutto il rituale di avvicinamento all’evento sino al via domenica mattina, all’alba, in diretta televisiva.
Domenica 30 giugno, piazza Galimberti a Cuneo. E’ il giorno della Fausto Coppi, la granfondo dedicata al campionissimo. Da anni ormai l’organizzazione della manifestazione inserisce nel pacco gara la maglietta celebrativa dell’evento con l’obbligo per tutti i partecipanti di indossarla al via. Nell’anno in cui si festeggiano i 100 anni dalla nascita di Fausto, il colore di quella maglia non poteva che essere celeste, quel celeste diventato celebre durante la radiocronaca del Giro d’Italia del 1949, la tappa era la Cuneo Pinerolo. Vinse Coppi dopo una fuga che è rimasta nella storia del ciclismo come una delle più grandi imprese di tutti i tempi.
La macchia celeste cresce di minuto in minuto mano a mano che le griglie si riempiono, l’appuntamento è di quelli importanti, la Coppi è considerata una delle granfondo più impegnative, ma anche una di quelle meglio organizzate. Sono poco meno di 3000 i partenti, ma avrebbero potuto essere molti di più se non fosse per il numero chiuso imposto dal comitato che ne gestisce l’organizzazione. Tanti i paesi esteri rappresentati.
La Coppi vive intorno alla sua salita simbolo, il colle Fauniera, un’ascesa hors categorie per pendenza, lunghezza e altitudine. Chiunque voglia correre la Coppi dovrà superare tale ostacolo pedalando sino ai 2481 metri del colle, indipendentemente che scelga il “medio” o il “lungo”. Salita sfiancante per i tanti chilometri oltre il 10% senza mai intravederne la cima, il Fauniera è stato più volte protagonista anche nella corsa Rosa. Quelle interminabili mezze coste celano anche la fatica dei nostri aquilotti in questa calda domenica di giugno. Mai numerosi come quest’anno, si sono schierati al via in sette: Corrado Allasia, di casa da queste parti, ha concluso la sua prova sul tracciato più impegnativo in poco più di otto ore e trenta; tutti i suoi compagni si sono invece accontentati del “medio”. Nell’ordine hanno raggiunto Cuneo : Giovanni Viscio, Luca Nicolino, Jean Pierre Charles, Daniele Domanin, Loreno Turatti e Luca Barbieri.
Una bicicletta che abbandona per un attimo la sua sede naturale, qualche secondo senza il contatto con l’asfalto per alzarsi in alto, sospinta dalla forza di quell’impavido cavaliere che l’ha guidata sino al traguardo. Un gesto istintivo nato dalla fatica e dalla soddisfazione che è diventato un marchio di fabbrica per Stefano Della Rossa, portacolori del GS Aquile e protagonista di queste poche righe. Un rito che si ripete dopo ogni “arrivo”, senza irriverenza né vanità sportiva, immortalato dall’obbiettivo della sua prima tifosa che sempre lo accompagna. Stefano ha corso domenica 23 giugno la granfondo La Montblanc, a Courmayeur, completando il percorso più impegnativo, ma, soprattutto, passando sotto quello striscione ha conquistato quello speciale “brevetto” su cui aveva incentrato la propria stagione: Milano Sanremo, GF Sportful, La Montblanc, tre manifestazioni uniche nel calendario nazionale del settore amatoriale, corse in soli 15 giorni dal 9 al 23 giugno. Sfida nella sfida, il nostro aquilotto non è venuto mai meno al proprio “credo ciclistico” scegliendo in tutte e tre le gare di confrontarsi con il tracciato più lungo e più impegnativo. Ogni prova interpretata con lo spirito di chi si pone al via per scoprire un territorio e così il cronometro diventa un riferimento utile invece che l’obbiettivo primario, come troppo spesso accade. La Cipressa e il Poggio, il Manghen e il passo Rolle, il colle San Carlo, sono solo alcune delle salite scalate da Stefano durante la sua avventura; Sanremo, Feltre e Courmayeur le tre mete finali. E quella bicicletta non si ferma, continua a correre per salire ancora più su, oltre il prossimo traguardo!!!
Un titolo emblematico, un’espressione spesso sulla bocca dei ciclisti. Quella del Mortirolo è ormai una delle salite da leggenda, una di quelle che ogni appassionato ciclista vorrebbe poter scalare almeno una volta nel corso della propria vita. Spesso decisiva durante la corsa Rosa, al Mortirolo da qualche anno è dedicata una granfondo che incute rispetto già nella sua denominazione, la grandondo Gavia e Mortirolo. Due storiche ascese, teatro di epici duelli tra campioni di ogni tempo, per un giorno riservate ai tanti coraggiosi amatori decisi a confrontarsi con se stessi su quelle erte così impegnative..
La manifestazione si è corsa domenica scorsa, 23 giugno all’Aprica. L’imprevista nevicata fuori stagione ha costretto gli organizzatori a modificare il tracciato originario causa l’impossibilità di transitare sul colle del Gavia. In alternativa, per coloro che avessero scelto il tracciato più impegnativo la doppia scalata al colle del Mortirolo. Il Gs Aquile ha schierato al via un solo rappresentante, già protagonista in questo primo scorcio di stagione, Andrea Bryer. La scelta del nostro portacolori è caduta sul percorso medio. Poco importa il suo crono finale, Andrea è riuscito a conquistare la vetta del Mortirolo prima di raggiungere il traguardo dell’Aprica. Oggi anche lui può dire senza pericolo d’essere smentito quanto è dura la terribile salita al Mortirolo….