Una bicicletta che abbandona per un attimo la sua sede naturale, qualche secondo senza il contatto con l’asfalto per alzarsi in alto, sospinta dalla forza di quell’impavido cavaliere che l’ha guidata sino al traguardo. Un gesto istintivo nato dalla fatica e dalla soddisfazione che è diventato un marchio di fabbrica per Stefano Della Rossa, portacolori del GS Aquile e protagonista di queste poche righe. Un rito che si ripete dopo ogni “arrivo”, senza irriverenza né vanità sportiva, immortalato dall’obbiettivo della sua prima tifosa che sempre lo accompagna. Stefano ha corso domenica 23 giugno la granfondo La Montblanc, a Courmayeur, completando il percorso più impegnativo, ma, soprattutto, passando sotto quello striscione ha conquistato quello speciale “brevetto” su cui aveva incentrato la propria stagione: Milano Sanremo, GF Sportful, La Montblanc, tre manifestazioni uniche nel calendario nazionale del settore amatoriale, corse in soli 15 giorni dal 9 al 23 giugno. Sfida nella sfida, il nostro aquilotto non è venuto mai meno al proprio “credo ciclistico” scegliendo in tutte e tre le gare di confrontarsi con il tracciato più lungo e più impegnativo. Ogni prova interpretata con lo spirito di chi si pone al via per scoprire un territorio e così il cronometro diventa un riferimento utile invece che l’obbiettivo primario, come troppo spesso accade. La Cipressa e il Poggio, il Manghen e il passo Rolle, il colle San Carlo, sono solo alcune delle salite scalate da Stefano durante la sua avventura; Sanremo, Feltre e Courmayeur le tre mete finali. E quella bicicletta non si ferma, continua a correre per salire ancora più su, oltre il prossimo traguardo!!!
Un titolo emblematico, un’espressione spesso sulla bocca dei ciclisti. Quella del Mortirolo è ormai una delle salite da leggenda, una di quelle che ogni appassionato ciclista vorrebbe poter scalare almeno una volta nel corso della propria vita. Spesso decisiva durante la corsa Rosa, al Mortirolo da qualche anno è dedicata una granfondo che incute rispetto già nella sua denominazione, la grandondo Gavia e Mortirolo. Due storiche ascese, teatro di epici duelli tra campioni di ogni tempo, per un giorno riservate ai tanti coraggiosi amatori decisi a confrontarsi con se stessi su quelle erte così impegnative..
La manifestazione si è corsa domenica scorsa, 23 giugno all’Aprica. L’imprevista nevicata fuori stagione ha costretto gli organizzatori a modificare il tracciato originario causa l’impossibilità di transitare sul colle del Gavia. In alternativa, per coloro che avessero scelto il tracciato più impegnativo la doppia scalata al colle del Mortirolo. Il Gs Aquile ha schierato al via un solo rappresentante, già protagonista in questo primo scorcio di stagione, Andrea Bryer. La scelta del nostro portacolori è caduta sul percorso medio. Poco importa il suo crono finale, Andrea è riuscito a conquistare la vetta del Mortirolo prima di raggiungere il traguardo dell’Aprica. Oggi anche lui può dire senza pericolo d’essere smentito quanto è dura la terribile salita al Mortirolo….
Una regione lontana, ma un territorio tutto da scoprire in bicicletta; queste sono le Marche. Domenica scorsa è andata in scena la GF dei Sibillini, storica manifestazione marchigiana dedicata agli amatori. Partenza e arrivo da Caldarola per inoltrarsi nelle zone più selvagge dei monti Sibillini andando a toccare alcune delle località ancora pesantemente segnate dal terremoto di qualche anno fa, Visso, Ustica.
Un percorso paesaggisticamente molto bello quello che ha fatto da sfondo alla venticinquesima edizione della granfondo. Tre tracciati e un approccio cicloturistico con la possibilità per chi volesse di scegliere la partenza alla francese. Tra gli oltre 1000 partenti anche due portacolori del team Gs Aquile: al via la vice presidente Debora Buscaglione e Alessandro Rossini che hanno entrambi optato per il tracciato mediofondo, 90 km per un dislivello di circa 1500 metri. Traguardo raggiunto con soddisfazione per i nostri due portacolori e nuova granfondo che entra nel palmares del sodalizio.
Si è corsa ieri la settima edizione della granfondo La Montbalnc. Ad un mese dalla conclusione della tappa valdostana del Giro d’Italia Courmayeur torna protagonista in ambito ciclistico. Questa volta è toccato agli oltre 1000 amatori iscritti alla granfondo colorare il centro del paese ai piedi del Monte Bianco. Tre percorsi di differente difficoltà, un’unica partenza alle 9.00.
La corsa di casa è da sempre uno degli obbiettivi del GS Aquile a caccia anche quest’anno di un posto tra i primi dieci team al via. E il sodalizio di Aosta non ha deluso le aspettative dei propri iscritti e dei propri tifosi conquistando nella speciale classifica riservata alle società il terzo gradino del podio alle spalle soltanto delle due corazzate piemontesi, Azimut Rodman e Passatore, ormai da anni ai vertici della Coppa Piemonte.
A livello individuale da rimarcare sul tracciato corto la vittoria di categoria per Carlo Inglese, 14° assoluto, e il terzo posto tra i pari età del più anziano del gruppo Gabriele Centelli. Sul medio ottima prestazione della neo arrivata Sonia Nouchy, 5° nella sua categoria, ma non sono state da meno anche le sue compagne Giulia Marrama Saccente e Alessandra Plat protagoniste al femminile. In campo maschile miglior tempo per il veterano Lorenzo Baldon che precede Paolo Besenval. Infine il tracciato più lungo, l’unico che prevedeva l’ascesa al colle San Carlo, ha visto protagonisti Simone Massimino, Didier Coquillard, Simone D’Amico, Stefano Della Rossa, Corrado Allasia e Franz Stuffer.
Un successo di squadra che premia il sodalizio di Aosta per la capacità di veicolare i propri atleti negli eventi organizzati sul territorio regionale e che proietta il Gs Aquile versa l’appuntamento clou del prossimo 14 luglio, il IX Memorial Elio Ceccon. E intanto domenica prossima si torna a correre in uno tra gli eventi principe del calendario nazionale, la granfondo Fausto Coppi a Cuneo.
Si è corsa domenica scorsa, 16 giugno, l’edizione 2019 della Gf Sportful. La gara di Feltre si contende il primato di granfondo più dura d’Europa con l’Oeztaler Radmarathon. Un percorso lungo oltre 200 km reso quest’anno ancor più impegnativo con la piccola modifica apportata dagli organizzatori al fine di renderlo esattamente uguale all’itinerario del tappone dolomitico del Giro d’Italia. 210 km per un dislivello positivo di 5200 metri; da scalare per chi volesse compiere l’impresa di completare il percorso lungo : Cima Campo, passo Manghen, passo Rolle e Croce d’Aune con il terribile e inedito dente finale del Monte Aveta.
Erano due i portacolori del GS Aquile al via, entrambi in gara sul tracciato più impegnativo. Prima il caldo torrido, poi la grandine che sul passo Rolle ha costretto gli organizzatori a fermare parte del gruppo, non hanno impedito a Stefano Della Rossa e a Danilo Fabbri di conquistare lo storico traguardo. Poco conta il loro crono finale se non per certificare un successo personale da raccontare ad amici e famigliari: Stefano Della Rossa ha completato la propria gara in 10 ore 32 minuti, 174° tra gli M3, Danilo Fabbri ha invece impiegato 12 e 12 minuti classificandosi 313° tra gli M4. Per entrambi una nota di merito speciale visto l’impegno profuso la scorsa settimana rispettivamente nella Milano Sanremo e nella granfondo Alé La Merckx. E chissà che per qualcuno non sia ancora finita….