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296 chilometri dalle porte di Milano sino a Sanremo ripercorrendo le strade che a fine marzo, ogni anno, vedono protagonisti i big del ciclismo mondiale.
Si è corsa domenica scorsa, 10 giugno la granfondo Milano Sanremo, circa 1000 i partenti. Dopo la partecipazione qualche anno fa del randonneur Danilo Gens, quest’anno il team Aquile ha schierato nuovamente al via un suo portacolori, Stefano Della Rossa. Piemontese, trapiantato in Valle d’Aosta per amore, Stefano si è ritagliato un ruolo da granfondista all’interno della squadra. Poca attenzione per tempi e classifiche, il suo obbiettivo principale è diventato la conquista del tracciato “lungo” nelle più prestigiose manifestazioni nazionali e internazionali. Un palmares che anno dopo anno si arricchisce senza mai trascurare gli obbiettivi di squadra.
Stefano ha tagliato il traguardo a Sanremo dopo 9 ore e 45 minuti, nelle gambe i tanti chilometri lungo la pianura lombarda, il passo del Turchino, l’Aurelia con i suoi celebri capi, la Cipressa e quel Poggio che tante volte ha deciso la classicissima di primavera. Prossimo appuntamento in casa, al via della granfondo Montblanc.
A Cesenatico aveva optato per il percorso più lungo, la sua prima Novecolli doveva essere quella “vera”, voleva conquistarli tutti i colli della classica romagnola e così è stato; a Bormio Simone Massimino, portacolori del team Aquile ha invece scelto il tracciato medio. Ad aspettarlo il passo dello Stelvio, la cima coppi per eccellenza, quei famosi 36 tornanti che ogni amatore vorrebbe superare. Non è un neofita Simone, già al via della Stelvio lo scorso anno, e l’esperienza è servita a garantire al nostro aquilotto non solo la griglia di merito, ma soprattutto una corretta gestione della corsa.
Ottimo il risultato finale, 93° assoluto. Prossimo appuntamento la granfondo di casa, la Montblanc il 24 giugno e chissà che nell’attesa non lo si trovi al via il 17 giugno nella prova di apertura del Circuit du Grimpeur 2018, la Chambave Torgnon ormai alle porte.
L’impegno non è mancato neppure nel 2018 e il risultato, seppur inferiore a quello dello scorso, è il miglior premio per il comitato organizzatore. Il Gs Aquile grazie alle quote di partecipazione alla pedalata benefica denominata Bicinsieme Dona la Vita ha devoluto ad Angsa Valle d’Aosta 600 euro a sostegno del progetto TMA come precisato nel volantino della manifestazione. Grazie a tale donazione la onlus Valle d’Aosta ha potuto aiutare sei famiglie sostenendo parte dei costi della terapia in acqua.
Da parte del comitato organizzatore un grande ringraziamento a chi ha voluto aiutarci nella nostra mission con l’augurio che la manifestazione nel 2019 possa raccogliere fondi ancora maggiori.
Grazie a tutti!!!
Per un appassionato ciclista il passaggio del Giro d’Italia a pochi chilometri da casa è un’occasione imperdibile, una festa lunga quanto i giorni d’attesa dallo start, in Israele, sino alla penultima tappa, quella con arrivo ai 2000 metri di Cervinia; una festa lunga quanto la fatica per raggiungere, rigorosamente in bicicletta, la cima preferita dove aspettare la carovana rosa e tutti i suoi protagonisti; una festa lunga quanto i minuti d’attesa, lassù, cercando in lontananza prima le auto e poi quel treno di biciclette che sale in fila indiana e si assottiglia sempre più, mano a mano che si avvicina. Raggiungere la cima della montagna, là dove è posto il traguardo parziale o quello finale, transitare per primo, in fuga per vincere la tappa, in “rosa” per vincere, da lì a poco, il Giro d’Italia, o nel gruppetto per salvare la gamba sulle ultime salite dell’edizione 2018. L’ultima sfida per vinti e vincitori. Intorno il tifo festoso che viola per qualche ora il silenzio dei monti, i profumi dei banchetti che hanno ravvivato l’attesa, i canti e i racconti degli anni che furono.
Sul col Tzecore, sul San Pantaleone, a Cervinia il vociare degli aquilotti non è mancato, un applauso per tutti…viva il Giro!!!
La decana delle granfondo non delude neanche nel 2018. La Novecolli si è confermata una grande festa per il ciclismo, un evento a 360 gradi. L’aspetto agonistico per pochi, il clima e la voglia di fare festa per tutti i 12.000 al via.
Un’edizione baciata da condizioni meteo ideali con temperature miti sin dalle prime luci dell’alba quando le griglie cominciavano a popolarsi lungo il porto canale della cittadina romagnola.
Cesenatico e la sua Novecolli hanno fatto segnare il tutto esaurito sin dal click day, una rincorsa al pettorale che si è esaurita per i più fortunati in soli 3 minuti. 12.000 i ciclisti che si sono dati appuntamento per la corsa romagnola, quella dei nove colli, quella del Barbotto, la salita principe della manifestazione, quella dove si pedala tra due ali di folla per vivere le stesse emozioni dei professionisti.