Bra sempre più capitale del ciclismo piemontese. Dopo la granfondo Bra Bra, classica di primavera, domenica scorsa, 27 ottobre si è corsa la randonnée del tartufo, omaggio ad un altro degli straordinari prodotti di questa ricca terra.
Mentre i 150 partecipanti si muovevano a caccia dei timbri richiesti per ottenere il brevetto, in città la Coppa Piemonte festeggiava l’edizione 2013 con una ricca premiazione. Il comitato organizzatore ha ribadito la grande soddisfazione per il risultato raggiunto in un anno così difficile anche per il mondo delle granfondo; il circuito piemontese ha infatti saputo confermare il proprio successo sia nei numeri sia negli standard qualitativi dei servizi offerti ai propri iscritti.
Tanti i premi per i primi dieci di ogni categoria mediofondo e granfondo. Tra i protagonisti anche Cimberio Gianfranco, portacolori del GS Aquile, nono, a miglioramento della posizione conquistata l’anno passato. Nota di merito anche per Thiebat Marco, ottimo tredicesimo tra i granfondisti dei master 2.
Premiate anche le prime dieci società in una classifica che ha visto il nostro team chiudere al 15° posto, miglior sodalizio valdostano.
La premiazione è stata anche l’occasione per la presentazione della prossima edizione ricca di novità sin dalla prima prova. Si comincerà infatti nel Principato di Monaco con la neonata granfond o di Montecarlo il 6 aprile per lasciare poi spazio alle grandi classiche del circuito : la Dolci Terre di Novi il 13 aprile, la Bra Bra il 4 maggio, la Monregalesi il 25 maggio. Due le prove di giugno : la Vigneti d’Oltrepo che si sposta a Voghera e la Cervino Cycling Marathon che si propone ancora come grande tappa di chiusura in montagna. Ce n’è davvero per tutti i gusti!!!
Il ciclismo amatoriale si è dato di nuovo appuntamento domenica 27 ottobre a Bra per l’ultima manifestazione ciclo turistica dell’anno, la randonnée del tartufo. Percorso unico, 130 chilometri, con oltre 1000 metri di dislivello attraverso le ricche colline della Langa, in mezzo a vigne e castagni.
Circa 150 i partecipanti in una giornata dai colori tipicamente autunnali, ma con una temperatura da fine estate. Ancora una volta presente una piccola rappresentanza del GS Aquile; gli aquilotti hanno accettato l’invito degli amici di Alba che li hanno guidati lungo un percorso particolarmente insidioso.
Gran finale a tavola per i nostri alfieri Centelli Gabriele, Midolo Vincenzo, Rollandin Luigino, Riverso Domenico e Vitali Enrica…calici alzati per un brindisi alla stagione 2013 felicemente archiviata.
Si è corsa domenica 13 ottobre la seconda edizione della granfondo di Roma, appuntamento che rappresentava per tanti la chiusura della stagione 2013. Oltre 5000 i partenti a conferma della riuscita della manifestazione nonostante gli innegabili problemi legati al traffico che hanno costretto gli organizzatori ad annullare alla vigilia il percorso più lungo. Impossibile garantire la sicurezza dei partecipanti. Disguidi che puntualmente si sono presentati anche in corsa, soprattutto per chi componeva la seconda parte del gruppo. Nonostante questo, la splendida giornata di sole che Roma ha saputo regalare ai suoi visitatori a due ruote e lo scenario dei castelli romani hanno decretato il successo di questa prova. Tanto resta da fare per raggiungere gli standard qualitativi delle prove monumento, ma le basi su cui lavorare e la volontà certo non mancano.
Come nel 2012, un folto gruppo di aquilotti ha preso il via dai Fori Romani regalandosi quattro giorni di vita romana con il clou la domenica, giorno di gara. Qualcuno faceva ritorno a Roma dopo l’esperienza felice della prima edizione, altri erano alla prima partecipazione con l’intento di inserire nel loro già ricco palmares anche la gara della capitale.
I giorni della vigilia hanno regalato ai nostri aquilotti spunti goliardici in bici e non; immancabili le foto davanti ai più famosi monumenti romani in primis il Colosseo con la scena rubata per qualche istante ai sorpresi pretoriani romani incuriositi da questi chiassosi concorrenti su due ruote. E che dire delle scoperte culinarie tra le trattorie delle vie di Trastevere o della gioiosa accoglienza della sig.ra Caterina, splendida padrona di casa, già preparata agli indisciplinati, ma tanto simpatici visitatori valdostani.
La gara è stata prima pretesto, poi corollario felice di una “zingarata” romana assai divertente. Certo è che i nostri aquilotti, così sensibili ai piaceri romani, hanno saputo ritrovare la mattina della domenica tutto il loro vigore atletico presentandosi puntuali in griglia. In dosso la maglia ufficiale della manifestazione, il pantaloncino d’ordinanza, giusto omaggio al nostro team, casco in testa e specialissime lucidate a puntino…tutti pronti per la lunga sfilata sul pavé che da lì a poco avrebbe portato il serpentone colorato fuori dalla città verso le prime salite. L’ascesa di Rocca Priora, tratto cronometrato, rappresentava infatti una sfida nella sfida per i tanti passisti scalatori che non hanno perso occasione per darsi battaglia.
Il gruppo dei nostri portacolori si è ben presto frazionato; qualcuno, sfruttando un numero di partenza favorevole, ha tentato la fuga sin dalle prime battute finendo inesorabilmente per essere risucchiato sulle salite dai più allenati compagni. Rocca Priora ha visto l’inizio della progressione della coppia Midolo Centelli grazie al buon ritmo impresso da quest’ultimo. Un imprevisto guasto al cambio ha costretto l’esperto Centelli a cedere il passo lasciando strada libera al compagno particolarmente a suo agio sul pavé dell’Appia antica e primo aquilotto al traguardo.
Tra i due all’arrivo il fugace Farì, fuggitivo della prima ora. Braccia alzate per il terzetto Cicchetti, Domanin, Charles festanti nel dopo gara per la prima prova dell’anno finalmente insieme. I veterani Viglino e Rollandin non potevano mancare all’appello attesi al traguardo dagli amici tifosi pronti al brindisi di rito.
Nota di merito per l’unica aquilotta al via, Vitali Enrica, ancora una volta protagonista in questa lunga e felice stagione agonistica. Grazie al sostegno dei suoi due “coach” in gara Milano Valter e Riverso Domenico, la portacolori del GS Aquile ha saputo farsi onore anche in terra romana.
Con la trasferta laziale si è chiusa la stagione agonistica del sodalizio aostano, spazio ora alle premiazioni autunnali in attesa di stilare i programmi per il 2014.
Si è disputata ieri a Pietra Ligure la granfondo Sité Da Pria, prova di chiusura del challenge Mare d’Autunno che assegnava i titoli assoluti e per categoria. Dopo la tappa di Albenga, domenica scorsa, in condizioni meteo al limite della praticabilità, si aspettava solo l’esito della gara di ieri per formalizzare la vittoria di Cimberio Gianfranco tra gli M7. Il portacolori del GS Aquile era chiamato ad una condotta accorta; l’aquilotto partiva infatti con i favori del pronostico, il vantaggio conquistato alla Noberasco gli consentiva di controllare i diretti concorrenti anche a distanza. L’arrivo a Pietra Ligure gli avrebbe assicurato il primo posto in classifica a coronamento di una stagione tanto lunga quanto ricca di successi personali. Risultato raggiunto con pieno merito grazie al quinto posto di ieri…vittoria e podio finale, l’ultimo in questo 2013. Se la Liguria si era rivelata amara ad inizio stagione con la brutta caduta a Laigueglia che gli aveva procurato la frattura ad una spalla, questa volta la stessa terra si è dimostrata ben più benevola. La pioggia prevista alla vigilia che ha spaventato tanti aspiranti partenti è stata tenuta lontana dal vento di tramontana che ha regalato agli intrepidi 350 corridori una bella domenica d’autunno. La Da Pria di è rivelata come da tradizione gara impegnativa con il suo percorso unico (116 km) e quasi 2000 metri da scalare. Ostacolo più impegnativo la salita del Melogno, mai troppo dura, ma lunga e logorante soprattutto a fine stagione e con il vento in faccia. Grazie alla sua consueta abilità nel battezzare la ruota giusta, Cimberio ha saputo risparmiarsi nel lungo lancio in pianura per affrontare poi al meglio le due lunghe ascese senza mai rischiare di finire fuori giri. La sua tattica ha pagato regalandogli un buon piazzamento di tappa, ma soprattutto il bottino pieno nel challenge che già l’aveva visto tra i migliori l’anno passato, terzo sul podio finale. Con lui a Pietra Ligure in rappresentanza del Gs Aquile anche Libertino Paolo, Brusaferro Luigi e Cicchetti Marcello, quest’ultimo sfortunato protagonista di una scivolata nella discesa finale che non gli ha comunque impedito di raggiungere il bramato traguardo. Le tante escoriazioni non impediranno al nostro Marcello di essere comunque al via domenica all’ultimo appuntamento di stagione, la granfondo di Roma insieme ai sui fidi “gregari” Domanin Daniele e Charles Jean Pierre. Buona invece la prova del duo Libertino Brusaferro, 24° e 30° nelle rispettive categorie; il primo ha confermato il salto di qualità soprattutto in salita, il secondo, pur pagando nel finale la prolungata assenza dalle granfondo, si è difeso con la consueta tenacia senza perdere mai di vista l’obbiettivo finale. Gli aquilotti sono ora chiamati alla trasferta romana. Il team di Aosta sarà infatti al via della Granfondo Campagnolo con una folta rappresentanza; chi deciso a ripetere l’esperienza positiva della prima edizione, chi, invece, a scoprire per la prima volta, in bicicletta, le meraviglie di Roma e dei suoi dintorni.
Clima da tregenda domenica ad Albenga in occasione della granfondo Noberasco. Pioggia battente sin dal via, ma anche freddo e nebbia sul Caprauna a rendere ancora più difficile la discesa dei pochi tenaci partenti.
Le pessime previsioni meteo avevano già ridotto le iscrizioni, ma, dei circa 800 iscritti, al via si sono schierati poco più di 250 fedelissimi. La prova di Albenga valeva come tappa di coppa Liguria e del trofeo Mare d’Autunno, i più irriducibili non hanno voluto rinunciare alla possibilità di confrontarsi con amici e rivali a caccia dei punti decisivi per scalare le classifiche di categoria.
Abbigliamento da pioggia, minor pressione dei pneumatici, la giusta dose di incoscienza e poi pronti via nella speranza di un miglioramento del tempo che puntualmente è arrivato regalando ai ciclisti un tiepido sole almeno all’arrivo.
Il gruppo Aquile che doveva prendere il via si è drasticamente ridimensionato domenica mattina quando, di fronte alla pioggia battente, la maggior parte degli aquilotti ha alzato bandiera bianca; solo tre i partenti : Cimberio Gianfranco, Libertino Paolo e Degiovanni Silvia. La fortuna unitamente alle loro abilità tecniche hanno permesso loro di evitare le tante cadute che purtroppo non sono mancate. Cimberio ha consolidato il primo posto di categoria nel circuito salendo sul podio in seconda posizione tra gli M7 con il tempo di 4 ore 15 minuti. Alla luce del vantaggio conquistato domenica le aspettative per un grande risultato finale si fanno sempre più realistiche. Stesso tempo finale per Libertino, brillante sul colle di Caprauna a conferma dei miglioramenti in salita; per lui 19° posto tra gli M4. In campo femminile gara molto accorta per Silvia Degiovanni, sempre tra le migliori quando la strada sale, ma ancor più penalizzata in discesa dalle condizioni meteo; senza mai rischiare la portacolori del team di Aosta ha chiuso la sua prova in quinta posizione tra le W2 non lontano da un podio che in altra situazione sembrava alla sua portata.
Per alcuni di loro e per molti di coloro che hanno rinunciato nuovo appuntamento ligure domenica 6 ottobre a Pietra Ligure per la granfondo Sité Da Pria sperando in un tiepido sole autunnale.