E’ cominciata a Deiva Marina la campagna ligure del GS AQUILE, tre gare da correre in settembre per chiudere una lunga stagione agonistica iniziata a febbraio proprio dalla riviera di Ponente.
La granfondo delle 5 Terre, prima prova del trittico d’autunno, è corsa dal grande fascino per l’ambiente magico in cui si corre, con lunghi tratti vista mare e le splendide 5 Terre a fare da contorno. Quella di domenica è stata un’edizione quanto mai importante ad un anno di distanza circa dalla tragica alluvione che ha colpito queste zone mettendo a rischio la sopravvivenza di interi paesi oltre allo svolgimento della manifestazione; gli organizzatori dell’Associazione ciclistica Deivese avevano promesso che avrebbero fatto di tutto per salvare la gara, ma ancor più per dare un segnale importante di ripresa. Grazie al supporto degli enti coinvolti il comitato è riuscito nel suo intento anche se ha dovuto rinunciare al tanto spettacolare quanto impegnativo passaggio in Monterosso, uno dei fiori all’occhiello del tracciato.
Il tempo ha regalato ai mille iscritti un fine settimana di piena estate con temperature sopra i 30 gradi che la domenica, in gara, si sono fatti pesantemente sentire sulle gambe dei corridori impegnati sui due percorsi preparati dagli organizzatori. Poche le varianti rispetto ai tracciati tradizionali, già detto dell’impossibilità di transitare in Monterosso, l’altra modifica ha riguardato il “lungo” con circa 10 chilometri in più e 300 metri di dislivello da aggiungere per un totale di circa 2.500.
Partenza alle 8.00 dal lungomare di Deiva Marina con il sole già alto e le signore ad applaudire fidanzati e mariti prima di scendere in spiaggia. La prima salita, alle porte di Deiva, ha permesso al gruppo di allungarsi subito rendendo così più agevole la successiva discesa.
Otto gli aquilotti al via con obiettivi diversi : chi in cerca di una bella prestazione, chi di un buon allenamento in vista dei prossimi appuntamenti, chi, finalmente senza “l’ossessione” del cronometro, di una divertente pedalata in gruppo. Brillante partenza per Cianciana Fabio e Thiebat Marco insieme fino alla divisione dei due percorsi dove Fabio, meno allenato alle lunghe distanze, ha preferito optare per il “medio”. Dopo una gara sempre a ridosso dei migliori, proprio nel momento decisivo, all’attacco del colle del Bracco, i crampi gli hanno impedito di difendere fino in fondo il suo buon risultato. Nonostante ciò Cianciana ha chiuso 123° assoluto in 2 ore 52 minuti ad oltre 30 di media. A pochi minuti di distacco si sono presentati al traguardo Baldon Lorenzo e Giangrasso Massimo dopo una corsa di attesa che li ha visti scatenarsi nella salita finale. Il ritmo sostenuto imposto da Max sui tornanti del Bracco hanno consentito ad entrambi di rimontare posizioni su posizioni. Più regolare invece la gara di Cimberio Gianfranco, 7° nella sua categoria, mentre Cicchetti Marcello ha cercato la migliore condizione accontentandosi di un piazzamento più che onorevole.
Sul percorso più impegnativo sia Thiebat sia l’inossidabile Marana hanno dato vita ad una corsa entusiasmante fino in fondo, solo 4 i minuti che li hanno divisi al traguardo, questa volta a favore di Marco che ha fatto valere la sua maggiore freschezza. Thiebat è arrivato 50° assoluto, 15° tra i veterani; Marana ha conquistato l’ennesimo piazzamento nei primi dieci di categoria, 10°, di questa sua lunga e straordinaria stagione in cui ha già corso 22 prove. Il terzo gradino del podio in casa Aquile è stato appannaggio di Domanin Daniele, al via a Deiva con la testa proiettata al grande appuntamento di fine stagione, la granfondo di Roma, trasferta che chiuderà la stagione del gruppo di Aosta. In vista di quell’obbiettivo il forte aquilotto ha optato per il “lungo” per mettere nelle gambe quei chilometri, a ritmo gara, necessari per ben figurare tra un mese.
L’attenzione si sposta ora ad Albenga per la seconda prova del circuito Mare d’Autunno dove si rinnoverà la “sfida” tra vecchi e nuovi protagonisti di giornata.
Buona prova per l’aquilotto Nicoli Kim nel circuito in linea che si è svolto a Busano, nel torinese, domenica 2 settembre. Per il giovane aostano si trattava dell’esordio in questo tipo di gara in cui l’esperienza conta molto : saper correre coperti, imparare a stare nella pancia del gruppo difendendo la propria posizione e quella dei compagni, capire il momento giusto in cui attaccare, non farsi trovare impreparati di fronte all’azione che deciderà la corsa fanno parte del bagaglio tecnico e tattico che si acquisisce sul campo, correndo insieme a compagni ed avversari quanto più possibile.
Il percorso di Busano era quello classico, 12 chilometri circa, da percorrere 5 volte per un totale di 63 km interamente pianeggianti o quasi; un tracciato che per le sue caratteristiche si addice particolarmente a Nicoli, ottimo passista scalatore seppur ancora in fase di apprendistato. Già l’anno passato, alla sua prima stagione in bici Kim avrebbe voluto provare a cimentarsi in questo tipo di prova, ma non si era presentata mai l’occasione giusta; questa volta l’aquilotto ha accettato l’invito degli amici Ghia e Bich, giovani portacolori del Velo Zerbion, con cui ha fatto squadra a Busano.
Ridotto il numero di partenti a causa del tempo incerto, al via si sono schierati poco meno di 50 corridori in gran parte piemontesi, tutti molto agguerriti. Tornando alla cronaca, il nostro Nicoli ha impostato la sua gara sulle ruote dei due amici, più esperti in questo genere di manifestazione, senza però mai tirarsi indietro. Quando, a metà gara, il gruppo si è diviso in due tronconi, i tre giovani valdostani si sono fatti trovare purtroppo nel secondo gruppo perdendo l’attimo giusto per agganciare il treno vincente. A nulla è valsa la generosa azione proprio di Kim e di Ghia che per un’intera tornata, da soli, hanno fatto da elastico nel tentativo di rientrare sui migliori; riassorbiti dagli inseguitori hanno poi preferito procedere di conserva fino al traguardo dove Nicoli si è messo a disposizione di Bich tirandogli la volata che si è poi rivelata vincente.
Per Kim un ottimo allenamento e la soddisfazione del secondo posto nella categoria cadetti. Nelle sue parole tutto l’entusiasmo per la bella esperienza : “dopo un anno di attesa sono riuscito a togliermi la curiosità di una gara in linea in pianura, la sensazione di correre a 41 di media è stata davvero adrenalinica. Oggi ho incominciato a capire qualcosa della tattica di gara, ma conto quanto prima di riprovarci senza però trascurare le gare in Valle.”
Chissà che qualche compagno di squadra non voglia provarci anche lui!?!
Sabato 25 agosto si è corsa a La Thuile la “pedalata du Petchou”, pedalata ecologica con partenza dalla stazione sciistica della Valdigne ed arrivo al colle del Piccolo San Bernardo. La manifestazione organizzata dal velo club La Thuile valeva quale decimo memorial Giorgio Menel.
Le condizioni meteo del mattino con forte rischio di pioggia hanno solo parzialmente penalizzato la prova, alla partenza si sono infatti presentati circa 80 corridori in parte provenienti anche dalla vicina Francia. A conti fatti il tempo ha premiato il coraggio dei più stoici perché alle 10.30, al momento del via il cielo si è liberato della coltre di nuvole regalando un bel sole che ha accompagnato i ciclisti fino in vetta al colle.
Anche se la pedalata non era agonistica, non è certo mancata la battaglia con tutti i migliori davanti a “sgomitare” per conquistare il primo posto all’arrivo e i meno preparati decisi comunque a migliorare il crono dell’anno passato o a battere il compagno di allenamento. Tra i protagonisti assoluti della scalata non poteva mancare Edoardo Buscaglione di casa a La Thuile per aver corso diversi anni per l’omonimo velo club. Dietro l’imprendibile Baudin, Edoardo ha rivaleggiato lungo i tornati che portano al Piccolo con molti dei protagonisti del “Grimpeur 2012” e ha chiuso terzo, battuto in volata da Gerard Yannik; il portacolori del Benato ha saputo sfruttare al meglio il lavoro del giovane aquilotto su una salita a lui particolarmente congeniale facendo poi valere il suo spunto veloce su rettilineo finale. Ottimo comunque il riscontro cronometrico, poco superiore ai 37 minuti a soli 50 secondi dal tempo del vincitore, ennesima conferma per Edoardo di una raggiunta maturazione agonistica. Tra i migliori all’arrivo anche il compagno di squadra, Fabio Cianciana, autore qui della sua più bella gara dopo i segnali incoraggianti di Pila, sesto assoluto anch’egli sotto il muro dei 38 minuti. Chissà che il 2013 non possa regalare a Fabio davvero belle soddisfazioni, la sfida tutta in famiglia al fratello Corrado è già lanciata.
Oltre ai due protagonisti di giornata al Piccolo le Aquile hanno schierato anche Giangrasso Massimo che per un giorno ha lasciato da parte ogni velleità agonistica, gli inossidabili Vierin Mauro e Cimberio Gianfranco e il rientrante Augimeri Francesco.
La tradizionale “polenta” finale ha chiuso l’ennesima felice edizione di una manifestazione sempre divertente.
Abbiamo lasciato Edoardo Buscaglione in Francia per l’ennesima cronoscalata di questo 2012, lo ritroviamo, questa volta, in sella ad una mtb per partecipare insieme agli amici fondisti alla 24 ore della Val Rendena dello scorso primo settembre. Un weekend dedicato alle “ruote grasse” dopo tanta strada, quasi sempre all’insù.
Le condizioni meteo si sono rivelate sin da subito davvero ostili, un vero peccato per una manifestazione che proprio quest’anno festeggiava i dieci anni di vita; ben presto la pioggia battente ha cominciato a cadere sul percorso di gara, un anello di 7 km tecnico e divertente da percorrere quante più volte possibile.
Edoardo faceva parte di una squadra di quattro elementi, tutti giovani atleti di buone speranze, decisi a farsi onore in una specialità sempre molto spettacolare. Ogni equipe poteva gestire liberamente i cambi tra i diversi staffettisti così da sfruttare al meglio la condizione dei singoli partecipanti.
Dopo 15 ore di “battaglia” gli organizzatori si sono visti costretti a sospendere la gara, il fango e l’acqua avevano reso il campo gara troppo pericoloso per poter proseguire senza mettere a rischio l’incolumità dei bikers. I quattro fondisti valdostani hanno chiuso così la loro fatica letteralmente coperti dal fango, ma soddisfatti per il loro risultato finale, quinti assoluti grazie ai 44 giri percorsi.
Dopo l’ennesimo brillante risultato, vista l’abilità tecnica dimostrata, aspettiamo Edoardo al via di una prossima gara di ciclocross, magari nella classica di Saint Marcel.
Ennesima granfondo in terra Piemontese per Diego Marana che, dopo la partecipazione alla Coppa Piemonte questa primavera, ha corso il 26 agosto la GF DELLA NOCCIOLA ALTA LANGA.
Il ritrovo per tutti era fissato a Bossolasco per prendere parte alla bella manifestazione di fine estate organizzata dall’associazione Fausto Coppi on the road.
Il forte cicloamatore valdostano, portacolori del GS AQUILE, ha optato per il più impegnativo dei tre percorsi di gara che prevedeva 120 chilometri ed un dislivello in positivo di circa 2500 metri. Il comitato organizzatore aveva predisposto anche un percorso medio di 83 km ed uno corto di soli 49 km per i meno agguerriti.
La granfondo che si sviluppava nella splendida terra delle Langhe in mezzo a vigne e noccioli prevedeva ben 6 salite più o meno impegnative ognuna dedicata ad un grande della storia del ciclismo : Anquetil, Coppi, Pantani, Gaul, Bartali e Bobet. Marana si è reso protagonista di una bella prova che gli ha consentito di conquistare la 13° posizione nella sua categoria, 85° assoluto, in 4 ore 42 minuti.
La stagione dell’aquilotto sembra non aver mai fine, Diego infatti a settembre prenderà parte all’ennesimo circuito di questo 2012, il gran premio Mare d’Autunno con le tre prove di Deiva Marina, Albenga e Pietra Ligure. In vista di tale appuntamento la prova di Bossolasco si è rivelata un ottimo allenamento; ora non resta che recuperare energia ed entusiasmo prima del via.