Avevamo lasciato il nostro Danilo Gens a Brest, a metà della sua Paris Brest paris.
Partito domenic 16 dal velodromo di Saint Quentin en Yveline, alle porte di Parigi, il randagio del team Aquile ha raggiunto Brest nel tempo “record” di 26 ore, ma la parte più difficile della corsa doveva ancora arrivare. I gruppi numerosi formatisi in andata unitamente all’entusiasmo trasmesso dal tanto pubblico hanno inevitabilmente alzato il ritmo.
Pochi giorni fa avevamo annunciato sulle pagine di questo sito la seconda partecipazione alla Paris Brest Paris di Gens Danilo, l’aquilotto randonneur deciso a rinverdire l’esperianeza di quattro anni or sono.
Raggiunta Parigi nella giornata di venerdì, il nostro aquilotto ha regolarment epreso il via domenica 16 alle 16 e 16. Circa 1300 i chilometri da percorre nel tempo massimo di 80 ore, un obbiettivo importante, ma alla portata del ciclista di Challand abituato a questo genere di maratone e ben preparato dalla lunga strada di avvicinamento.
Dopo sole 26 ore di “gara” Gens ha raggiunto oggi, alle 18.35 il traguardo parziale di Brest. Danilo ha già percorso 618 km, tanti quanti ne dovrà pedalare per fare a ritorno a Parigi. Il giro di boa è alle spalle, ma la parte più difficile deve ancora venire, sonno e fatica non mancheranno di farsi sentire…forza Danilo!!
Il col Tzecore si conferma portatore di sorprese : in tanti si aspettavano un piemontese, a vincere invece è stato il valdostano del Cicli Benato, quel Mattia Luboz, già due volte secondo in questo 2015.
Il filotto di Roveyaz Simone si ferma così a sei, tante le sue vittorie consecutive tra il 2014 e il 2015. Su una salita che non ama particolarmente lo scalatore di Courmayeur non è riuscito a fare la differenza come ormai ci aveva abituato finendo per essere battuto in volata.
Sono trascorsi quattro anni da quando Danilo Gens tagliava il traguardo a Parigi della sua prima Paris Brest Paris, la più grande avventura cicloturistica al mondo, quella che ogni randonneur vorrebbe poter concludere almeno una volta nella vita.
Domenica 2 agosto, London Surrey 100, sul casco il numero 53011, lui è Roberto Beccio, aquilotto “vagabondo” con sede a Saint Vincent. Dopo la settimana a Cipro, in primavera, questa volta il nostro Roberto è volato a Londra per regalarsi l’ennesima avventura di questa sua strana stagione 2015.