Giu
20
2012

STUFFER DOMA LA SPORTFUL

 

Continua la lunga caccia al Prestigio da parte dell’instancabile Franz Stuffer. L’impegno che lo aspettava lo scorso weekend era di quelli importanti, Franz ha infatti partecipato a Feltre alla GF SPORTFUL.

Dopo la ricognizione sul Croce D’Aune il sabato pomeriggio il nostro aquilotto era quanto mai scettico sulle sue possibilità di poter concludere entro il tempo massimo quella che, a ragione, è considerata la prova più dura di tutto il circuito; la salita infatti, già in auto, si è rivelata ben più dura di quanto sembrasse sulla carta. Ma il Croce d’Aune è solo l’ultimo dei colli da scalare, senza dubbio il più facile per lunghezza e per altimetria.

L’ultima prova contro il tempo, la GF SAINT VINCENT della settimana scorsa, era stata però un buon test con le lunghe salite del col S.Carlo e del col Zuccore.

Come in tutte le prove del Prestigio, il nostro Stuffer si è schierato in griglia con i due fedeli compagni in questa lunga avventura, gli amici Beccio e Pedotti.

Partenza ore 6.30, il tempo è bello, la temperatura è destinata a salire parecchio e proprio il caldo sarà uno degli ostacoli da superare per conquistare il traguardo di Feltre. Circa 3000 i partenti, la prima parte di gara scorre velocemente tanto che, all’attacco della prima salita, il passo Duran, la media sfiora i 29 orari. Proprio all’inizio del colle una foratura separa i nostri “eroi”, Stuffer procede a buon ritmo raggiungendo la cima senza troppi problemi; dopo la discesa il cartello annuncia la Forcella Staulanza, salita pedalabile, il gran caldo si fa sentire, un piccolo momento di crisi fa temere il peggio, ma allo “scollinamento” la tabella di marcia è ancora pienamente rispettata. L’ennesima discesa serve per recuperare energie e alimentarsi. La terza salita fa paura, il Valles si erge all’orizzonte; con le sue lunghe mezze coste non finisce mai. I tanti ciclisti fermi al ristoro inducono Franz a fermarsi in un bar lungo la strada per una coca ristoratrice ed una comoda toilette dove rinfrescarsi. La pausa restituisce forza al ciclista valdostano che affronta rinvigorito il duro colle. A pochi chilometri dalla cima Stuffer ritrova l’amico Pedotti che come sempre si era avvantaggiato, i crampi lo hanno rallentato costringe dolo quasi alla resa. Insieme raggiungono la vetta, ma mancano ancora il Rolle ed il Croce d’Aune. La voglia di arrivare in fondo vince anche i crampi, i due ciclisti valdostani superano insieme il Rolle e poi il Croce d’Aune. Il finale sul pavè in salita di Feltre è un insieme di fatica ed emozione, il primo a tagliare il traguardo è proprio il nostro aquilotto, qualche minuto dopo arriva anche Pedotti. Il terzo, Beccio, risolto i problemi meccanici, ha ripreso la sua gara riuscendo a superare tutti i cancelletti orari. Al traguardo così è festa per tutti. In fondo una gara così è una piccola avventura e le parole di Franz lo confermano ancora una volta :

“c’è chi la definisce la Sportful la GF più dura d’Europa. Per me è stata una piccola storia e non mi importa se effettivamente sia la più dura o la seconda o la terza. Se ci sono riuscito io,  possono riuscirci  in tanti. Allenatevi e provate, ci sarà da soffrire, ma non ve ne pentirete.”

Per la cronaca Franz Stuffer ha concluso il percorso lungo (210 km) della GF SPORTFUL con il tempo di 11 ore 17 minuti classifcandosi 970° assoluto.

Il prestigioso sogno, così lontano a febbraio si avvicina sempre più…e ora Maratona sia!!!

Giu
19
2012

LA PROLOGO CHIUDE LA COPPA PIEMONTE 2012

Domenica 17 luglio si è corsa a Voghera la GF PROLOGO GIOVANNI LOMBARDI, ultima prova dell’edizione 2012 della Coppa Piemonte.

Una splendida giornata di sole ha accolto i circa 1500 ciclisti che hanno potuto confrontarsi sui due percorsi allestiti dagli organizzatori. Campo di battaglia le strade che hanno visto protagonista il grande Fausto Coppi ed i luoghi dove è vissuto Pelizza da Volpedo. Per coloro che hanno optato per un weekend nell’Oltrepo’ pavese il Comitato della Prologo aveva previsto una gita a Castellania per rendere omaggio al campionissimo, ma tanti erano gli eventi collaterali preparati per accogliere al meglio i ciclisti e le loro famiglie.

Il GS AQUILE, dopo la splendida prova di squadra a Saint Vincent, non è mancata anche a Voghera dove ha schierato al via cinque portacolori decisi a confermare i buoni risultati delle ultime gare.

Il più temerario è stato ancora una volta Diego Marana, unico ad optare per il percorso più lungo che prevedeva 150 chilometri e 2500 metri circa di dislivello per l’ultima sfida in calendario. Diego ha concluso la sua prova in 5 ore 36 minuti, 81° assoluto. Il buon risultato alla Prologo ha consentito al corridore valdostano di confermare il 12° posto di categoria nel circuito piemontese alla sua prima partecipazione.

I quattro compagni hanno invece corso la medio fondo per un totale di 115 chilometri. Gara di coppia per Brusaferro Luigi e Cimberio Gianfranco che hanno conquistato rispettivamente il 71° e il 13° posto di categoria in 3 ore 54 minuti. Ottima prestazione anche per Giorgio Giacinto alla sua terza granfondo, 12° al traguardo tra i supergentleman B in 4 ore 36 minuti.

Ancora una volta sfortunata la prova dell’ultimo aquilotto al via, Luciani Renato che dopo il ritiro a Mondovì per un incidente meccanico, anche a Voghera è stato attardato da due forature. Questa volta però Renato è riuscito comunque a raggiungere il traguardo, obiettivo minimo di giornata per poter conseguire il brevetto del circuito. 5 ore 51 minuti il suo crono finale, ma davvero complimenti per la sua tenacia.

Si chiude così la campagna piemontese del GS AQUILE in attesa dell’ufficialità della speciale classifica per società che dovrebbe regalare al giovane sodalizio di Aosta una posizione a ridosso delle prime dieci.

Giu
15
2012

FANTASTICA ROUBAIX

Ennesima trasferta in terra di Francia per il randagio del GS AQUILE Danilo Gens a caccia di una nuova grande impresa. Questa volta il ciclista valdostano è partito alla volta di Parigi per correre il 10 giugno la Paris Roubaix per amatori, randonnèe di 210 chilometri sul percorso dove pochi mesi fa hanno corso i professionisti. Grande protagonista ancora una volta il mitico pavè della Roubaix, 16 tratti, quasi 60 chilometri.

I partenti, quasi 3000 in tutto, avevano da affrontare tra gli altri anche la temibile foresta di Aremberg che tante vittime ha mietuta nella lunga storia della Roubaix e il carrefour de l’Arbre dove negli ultimi anni si è spesso decisa la grande classica francese.

Il sabato è stato dedicato ad una doverosa ricognizione proprio lungo la foresta di Aremberg per permettere a tutti di prendere confidenza con i blocchetti franco – belgi. “Tutti mi stanno chiedendo: ma com’è il pavè della Roubaix? Difficile rispondere perchè se non lo vedi con i tuoi occhi, se non lo affronti in  bici, se non lo annusi non lo capirai mai”, così descrive Danilo il suo primo approccio al pavè. In tanti il sabato hanno bucato, in tanti sono caduti per la difficoltà di pedalare su tratti in cui la schiena d’asino spesso si accentua e dove l’irregolarità dei blocchetti rischia di scalzarti dalla bicicletta quasi a voler incutere timore in chi li affronta.

La domenica partenza alle 6.30, per fortuna non piove nonostante le previsioni, l’acqua sarebbe stato un ostacolo grandissimo nella strada verso Roubaix. Danilo ha partecipato alla corsa con una bici da ciclocross più adatta alle sollecitazioni del percorso rispetto alla sua specialissima.

Il pavè si fa sentire su braccia e mani, pur se protette da due paia di guanti, al termine di ogni tratto si fa fatica a riprendere la sensibilità degli arti superiori, i belgi sfilano via veloci, la loro tecnica è fenomenale e seguirli risulta quasi impossibile ma l’unico obiettivo è arrivare al traguardo senza cadute e senza incidenti meccanici.

Il viale d’ingresso di Roubaix accoglie Danilo e i suoi compagni, due francesi, uno spagnolo ed un inglese, l’ingresso nel velodrome tra gli applausi dei tifosi mette i brividi ed il giro d’onore, quanto mai meritato, resterà impresso nella memoria di ognuno dei partecipanti.

8 ore 10 minuti il tempo impiegato da Danilo per arrivare a Roubaix al termine di quella che, a detta sua, rimane la più bella impresa ciclistica da lui finora realizzata.

Non resta che applaudirlo ed aspettare le nuove avventure del nostro Danilo.

Giu
14
2012

MATTEO FERRARA ALLA CIMES DU MERCANTOUR

Esordio stagionale in terra di Francia per Matteo Ferrara che domenica 10 giugno ha partecipato alla Cimes du Mercantour, granfondo transalpina che si corre nell’entroterra di Nizza e Mentone.

Il portacolori del GS AQUILE ha optato per il percorso più lungo in preparazione del ben più impegnativo appuntamento del prossimo 22 giugno, la Race Across the Alps. 122 i chilometri da percorrere con 3100 metri di dislivello da scalare.

La gara partiva da Breil sur Roya per affrontare in sequenza il col de Brouis, il col de Castillon, il col de Braus ed il mitico col du Turini. Per i meno allenati gli organizzatori avevano allestito un più breve e meno impegnativo percorso di circa 61 chilometri.

Ottimo il risultato di Ferrara alla ricerca della migliore condizione; Matteo ha chiuso la sua prova in 4 ore 46 minuti, 26° assoluto sui 271 partenti, 15° nella sua categoria.

Giu
11
2012

SUPER PLAT SECONDA A SAINT VINCENT

 

Splendida prestazione per la portacolori del GS AQUILE domenica 10 giugno nella gara di casa, la granfondo Saint Vincent giunta alla sua sesta edizione. La giovane aquilotta, dopo l’incertezza della vigilia più legata alla variabilità del meteo che ai dubbi sulla sua condizione, ha deciso al via di affrontare il percorso più impegnativo. Troppo grande l’occasione di far valere le sue doti di scalatrice sulle due impegnative salite che caratterizzano il nuovo tracciato della GF SAINT VINCENT, il col San Pantaleone ed il col Zuccore, per non provarci!

Superati indenne i primi 45 chilometri percorsi dal gruppo a velocità vertiginosa e così poco congeniali alle sue caratteristiche, le buone sensazioni sulle irte rampe verso Saint Denis hanno dato coraggio alla giovane valdostana che ha proseguito la sua scalata in progressione tanto da dare filo da torcere a tanti colleghi maschi. La lunga discesa verso Chatillon condotta senza prendere rischi le ha consentito, saggiamente, di recuperare le forze e alimentarsi al meglio così da presentarsi a Saint Vincent alla divisione dei due percorsi senza dubbi, un breve cenno di saluto a compagni più stanchi che si arrendono e via veloce verso l’attacco del col Zuccore, salita che Alessandra ben conosce per averla già affrontata in altre occasioni.

Un cartello, la svolta a sinistra, la strada riprende a salire. Il primo tratto scorre veloce sotto le ruote, la pendenza è leggera, ma dal secondo al quinto chilometro si torna a fare sul serio con lunghe mezze coste spesso con pendenze in doppia cifra. Qui si decide positivamente la gara di Alessandra Plat, le gambe continuano a spingere forti ed agili allo stesso tempo, i tornanti sono un aiuto psicologico, il culmine della salita arriva senza cedimento alcuno.

L’ultima discesa è veloce, le condizioni sono ottimali, eccoci a Saint Vincent, il rettilineo finale, il traguardo, un sorriso per una gara che comunque è andata benissimo. Il crono conferma le sensazioni, 4 ore 14 minuti, sesto tempo assoluto nella granfondo vinta ancora una volta da Olga Cappiello. Per la Plat c’è un podio di categoria, il secondo dopo quello conquistato nella DA PRIA due anni fa, allora fu terza, oggi a Saint Vincent il gradino da occupare è il secondo per giunta nella gara di casa con il tifo dei tanti compagni e tifosi all’arrivo.

Se il risultato di Alessandra non è certo una sorpresa, ma l’ennesima conferma di un momento di forma eccellente, non vanno dimenticate le tante belle prove individuali degli aquilotti.

Nel “lungo” ottimo riscontro cronometrico per Thiebat Marco in 3h 46 minuti, a conferma della brillantezza già mostrata a Fontainemore la settimana scorsa. Gara d’attacco anche per Marana Diego deciso a difendere la posizione conquistata in Coppa Piemonte, 11° all’arrivo nella sua categoria. A seguire gli emergenti Domanin e Dufour, l’infaticabile Rossa, l’onnipresente Dublanc, il biker Leidi, Della Rossa e il coriaceo Stuffer in preparazione per la prossima impresa “feltrina”.

Reduce dal nono posto di Salice Terme Alex Ducret è stato il più veloce in casa Aquile chiudendo il “medio” in 2h 44m, 13° di categoria. A breve distanza Norbiato ed il giovane Buscaglione che hanno preceduto la coppia costituita da Giangrasso e Baldon, il primo attardato da una caduta per fortuna senza conseguenze, il secondo ottimo 8° all’arrivo. In tutto sono stati ben 43 gli aquilotti che hanno raggiunto il traguardo di Saint Vincent al termine degli 86 chilometri del percorso più breve : Maison, Colajanni, Arlian, Cheillon Fabrizio e Modesto, Cianciana Fabio, Chatrian, Inglese, Dodaro Eugenio, Brusaferro, Cimberio, Persichini, Vierin Mauro, Madeo, Machieraldo, Libertino, Miriello, Zelin, Ramires, De Agostini, Champion, Dell’amico, Burtolo, Midolo, Giorgio, Raco, Viscio, Carbone, Cicchetti, Turatti, Caddeo Matteo, Luciani, Lo Tufo, Cerino, Pallais e l’indomabile trio costituito da Enrica Vitali, seconda aquilotta in corsa, Domenico Riverso e Valter Milano.

Grande il tifo per gli aquilotti lungo tutta la salita del col San Pantaleone, non sono mancate scritte e striscioni inneggianti la squadra nonché gli incitamenti dei compagni fotografi. A Saint Denis e in cima al colle i supporters hanno organizzato anche due punti assistenza per distribuire acqua e conforto a tutti.

Innegabile la soddisfazione da parte della dirigenza per la bella prestazione di gruppo che ha regalato al sodalizio di Aosta il secondo posto nella speciale classifica per società ad un passo dai vincitori.