Mag
24
2011

GRANDE NOVECOLLI PER LE AQUILE

Domenica 22 maggio il GS AQUILE ha partecipato all’edizione 2011 della decana delle granfondo italiane, la Novecolli di Cesenatico che anche quest’anno ha visto schierati ben 12.000 cicloamatori provenienti da ogni parte del mondo.

La gara romagnola era uno degli appuntamenti clou della stagione degli aquilotti che avevano programmato la trasferta fin da ottobre 2010 per cercare di migliorare il risultato della precedente edizione. I ragazzi di Aosta erano davvero in tanti, ben 48 gli iscritti pronti ad affrontare il temibile Barbotto e gli altri colli che hanno reso tanto famosa questa gara.

Anche quest’anno gli organizzatori, impeccabili nel loro lavoro, hanno confermato i due percorsi storici : la medio fondo con i suoi 130 km e 1850 m di dislivello e la mitica granfondo che prevedeva 200 km e 3600 m da superare prima di poter tagliare il tanto agognato traguardo.

Solo i più allenati tra gli aquilotti hanno osato sfidare i 9 colli, tra di loro il migliore è stato Norbiato Alberto al traguardo in 7h 04m, dopo di lui Giangrasso Massimo, Rossa Guido, Minniti Domenico, Zelin Alessandro, Madeo Marco, Farì Maurizio, Persichini Alessandro e Milano Valter. Tutti gli altri hanno corso invece sul percorso più breve; tra questi grande prova per Baldon Lorenzo, Inglese Carlo e Marana Diego autore di una grande rimonta dopo una partenza nelle retrovie. Dopo di loro Arlian Italo, Ferraro Gian Felice, il presidente Martinet Federico, Miele Paolo e poi tutti gli altri tra cui le tre splendide alfiere delle Aquile Diemoz Daniela, Buscaglione Debora e Vitali Enrica.

Ma, aldilà delle ottime performance individuali, le Aquile hanno raggiunto il loro obbiettivo ottenendo il 7° posto tra le società partecipanti per numero di iscritti e il 15° per chilometri percorsi.

All’arrivo, in una spledida giornata di sole, grande festa per tutti con i brindisi e le foto di rito in attesa dei compagni prima di ritrovarsi in spiaggia per terminare una splendida giornata romagnola.

Approposito dell'autore: Federico Martinet

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