Gen
20
2012

PEDALANDO IN IRLANDA…

Parentesi in terra d’Irlanda per Carbone Domenico, dirigente nonché atleta del GS AQUILE Aosta.

Approfittando di un seminario di lavoro che ha svolto ad inizio anno, il “professore” del gruppo di Aosta ha colto l’occasione per qualche “scorribanda ciclistica” nella brumosa terra irlandese. In realtà il clima invernale a quelle latitudini è piuttosto mite grazie all’azione di correnti calde provenienti dal Golfo così che, di norma, a gennaio la temperatura si aggira costantemente intorno ai 10 gradi centigradi, ben più alta di quella che caratterizza la nostra stagione fredda. Certo umidità, nebbia e pioggia non mancano quasi quotidianamente seppur con manifestazioni molto brevi. Ecco perché è buona norma per ogni ciclista esperto non avventurarsi mai sulle strade d’Irlanda senza una mantellina e le lucine segnaletiche…anche se splende il sole!

Accompagnato da un amico italiano, trasferitosi momentaneamente a Dublino per motivi di lavoro, che oltre ad ospitarlo gli ha anche fatto trovare una “specialissima” pronta all’uso, Domenico ha percorso parecchi chilometri intorno alla capitale, immerso nella campagna irlandese. Un territorio privo di grandi asperità, che regala percorsi interessanti da affrontare in bicicletta, ricchi di mangia e bevi con scorci panoramici che meritano qualche pausa contemplativa.

Un’esperienza positiva, anche dal punto di vista ciclistico, con una curiosità che mi piace riportare attraverso le parole di Domenico : “intorno a Dublino si incontrano facilmente gruppi di ciclisti,molte volte anche di squadre diverse; una cosa mi ha colpito pedalando insieme a loro, tutte le loro specialissime, indipendentemente dal valore economico, montano sulla ruota posteriore un piccolo parafango. Quando ho chiesto loro il perché, guardandomi un po’ stupiti, mi hanno risposto che in un paese dove la pioggia è all’ordine del giorno, quell’elemento, così antiestetico per noi ciclisti italiani, è un segno di rispetto per il compagno mal capitato che pedala dietro ognuno di loro.”

A sancire questo virtuale gemellaggio tra il GS AQUILE e la terra d’Irlanda, l’immancabile rito, tutto locale, del brindisi con un paio di pinte di birra, rigorosamente “nera”, cui Carbone non ha potuto proprio sottrarsi. E allora in alto i calici per dare il benvenuto nel gruppo all’amico d’oltre Manica.

Irlanda quindi promossa a pieni voti…chissà, magari, una potenziale meta futura per i nostri aquilotti in cerca sempre di nuove avventure.  

Approposito dell'autore: Federico Martinet

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