Mag
14
2012

CORSICO, CHE FATICA!!!

Nuova impresa per Danilo Gens, randonneur navigato sempre a caccia di nuovi traguardi. In questo inizio di 2012 all’aquilotto mancava ancora un brevetto da 400 chilometri, ecco perché il valdostano si è iscritto a Corsico all’omonima randonnèe, ennesima sfida su un percorso inedito.

Appuntamento per tutti gli amanti di questo tipo di manifestazione sabato 12 maggio, partenza prevista alle 18.30, qualche ora di luce per arrivare al primo controllo e poi subito la lunga notte da affrontare per ritrovare sensazioni passate.

Al via si presentano in 80 circa, temperatura molto calda, 30 gradi, ma previsioni incerte con alta probabilità di temporali nella nottata che inducono i più esperti ad appesantirsi un po’ per portarsi quanto necessario ad affrontare qualche ora sotto l’acqua. Gruppo compatto fino al primo controllo posto dopo 90 chilometri; da qui, al calare del buio, cominciano le asperità e il serpentone si allunga. Sul Giovo prima e il Sassello poi rimangono in testa in 5 tra cui anche Danilo, proseguiranno insieme sino all’arrivo.

Rapida  discesa su Acqui Terme in notturna e poi comincia un lungo tratto collinare in cui i saliscendi la fanno da padrone fino all’ennesimo controllo. Un the caldo, l’ultimo panino e qualche minuto di riposo permettono ai primi di mettere a fuoco l’ultimo tratto del percorso proprio quando comincia ad albeggiare e all’orizzonte compaiono nuvoloni neri sempre più minacciosi.

I tanti chilometri cominciano a farsi sentire nelle gambe, il vento forte e contrario accentua fame e fatica, in gruppo si parla poco, le forze sono poche, ma mancano ancora 80 chilometri. Una lunga sofferenza per Danilo e compagni che arriveranno all’arrivo alle 10.30 dopo circa 16 ore in sella, stremati, ma capaci ancora di un sorriso vicendevole.

“Corsico è stata una grande fatica – racconta Danilo – la più grande di questo 2012, percorso e altimetria non facevano presagire una corsa così dura, ma su queste distanze la crisi è sempre in agguato ed i tempi di recuperano si allungano decisamente. Il vento soffiava fortissimo. Comunque sono molto soddisfatto perché sono riuscito a restare con i primi fino alla fine.”

Ora il nostro randonneur si concede un lungo riposo che sfrutterà per prepararsi al meglio per l’impegno più importante della sua stagione, la Parigi Roubaix che andrà a disputare in Francia il 10 giugno sullo stesso percorso che in aprile ha visto protagonisti i professionisti.

Approposito dell'autore: Federico Martinet

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