Giu
15
2012

FANTASTICA ROUBAIX

Ennesima trasferta in terra di Francia per il randagio del GS AQUILE Danilo Gens a caccia di una nuova grande impresa. Questa volta il ciclista valdostano è partito alla volta di Parigi per correre il 10 giugno la Paris Roubaix per amatori, randonnèe di 210 chilometri sul percorso dove pochi mesi fa hanno corso i professionisti. Grande protagonista ancora una volta il mitico pavè della Roubaix, 16 tratti, quasi 60 chilometri.

I partenti, quasi 3000 in tutto, avevano da affrontare tra gli altri anche la temibile foresta di Aremberg che tante vittime ha mietuta nella lunga storia della Roubaix e il carrefour de l’Arbre dove negli ultimi anni si è spesso decisa la grande classica francese.

Il sabato è stato dedicato ad una doverosa ricognizione proprio lungo la foresta di Aremberg per permettere a tutti di prendere confidenza con i blocchetti franco – belgi. “Tutti mi stanno chiedendo: ma com’è il pavè della Roubaix? Difficile rispondere perchè se non lo vedi con i tuoi occhi, se non lo affronti in  bici, se non lo annusi non lo capirai mai”, così descrive Danilo il suo primo approccio al pavè. In tanti il sabato hanno bucato, in tanti sono caduti per la difficoltà di pedalare su tratti in cui la schiena d’asino spesso si accentua e dove l’irregolarità dei blocchetti rischia di scalzarti dalla bicicletta quasi a voler incutere timore in chi li affronta.

La domenica partenza alle 6.30, per fortuna non piove nonostante le previsioni, l’acqua sarebbe stato un ostacolo grandissimo nella strada verso Roubaix. Danilo ha partecipato alla corsa con una bici da ciclocross più adatta alle sollecitazioni del percorso rispetto alla sua specialissima.

Il pavè si fa sentire su braccia e mani, pur se protette da due paia di guanti, al termine di ogni tratto si fa fatica a riprendere la sensibilità degli arti superiori, i belgi sfilano via veloci, la loro tecnica è fenomenale e seguirli risulta quasi impossibile ma l’unico obiettivo è arrivare al traguardo senza cadute e senza incidenti meccanici.

Il viale d’ingresso di Roubaix accoglie Danilo e i suoi compagni, due francesi, uno spagnolo ed un inglese, l’ingresso nel velodrome tra gli applausi dei tifosi mette i brividi ed il giro d’onore, quanto mai meritato, resterà impresso nella memoria di ognuno dei partecipanti.

8 ore 10 minuti il tempo impiegato da Danilo per arrivare a Roubaix al termine di quella che, a detta sua, rimane la più bella impresa ciclistica da lui finora realizzata.

Non resta che applaudirlo ed aspettare le nuove avventure del nostro Danilo.

Approposito dell'autore: Federico Martinet

Lascia un commento

Devi essere loggatoper lasciare un commento.