Mar
24
2015

IN EGITTO CON I TRIATLETI

FRanz deserto.jpgOggi diamo la parola al nostro Franz Stuffer di ritorno dal recente viaggio ciclistico in Egitto con un gruppo di triatleti cui il nostro prestigioso ha deciso di aggregarsi per affinare la sua preparazione in vista dei prossimi importanti appuntamenti agonistici.

Ecco il suo racconto :

Torno molto contento da questa vacanza ciclistica.

Premetto che è una vacanza sportiva costruita per i triatleti all’insegna quindi della multi disciplinarietà : l’allenamento si divide infatti tra nuoto, corsa e bicicletta. Il ciclismo ricopre comunque un ruolo importante : nei 7 giorni di permanenza abbiamo percorso circa 450 km.

I percorsi sono prevalentemente pianeggianti : il dislivello non è l’obbiettivo primario dei triatleti, ma al termine della mia vacanza il mio Garmin ha registrato 4200 metri in positivo.

Per gli amanti delle statistiche le ascese raramente salgono sopra il 4-5% di pendenza , ho affrontato un’unica rampa all’ 8% lunga 400 metri. Poca cosa sulla carta per le nostre abitudini, ma il vento, sempre presente, rende le uscite impegnative.

Tutti gli altri partecipanti erano entusiasti dei percorsi che personalmente ho trovato un po’ monotoni. Indubbiamente è affascinante pedalare nel deserto con pochissimo traffico; nei momenti di solitudine sportiva l’emozione imprime un ricordo che resterà per sempre. Ad inizio stagione, comunque, il terreno è ideale per fare lavori specifici in pianura. Un giorno del programma settimanale è stato dedicato alle SFR. Io non le avevo mai fatte, ma seguendo alcuni compagni di avventura che le eseguono abitualmente ho imparato qualcosa di nuovo.

Tra i partecipanti la testimonial del gruppo è Martina Dogana, triatleta con un palmares di tutto rispetto. Osservandola è impressionante il lavoro che svolge tirando il gruppo controvento per 70-80 km. Ho voluto provare a stare davanti insieme a lei per 30 km e vi assicuro che è stato molto impegnativo. Il suo cuore era al medio io quasi in soglia!!!

Tante volte ho preso parte a vacanze ciclistiche, ma mai con dei triatleti. Ho scoperto con mia grande sorpresa la loro scarsa attitudine a pedalare in gruppo. Rispetto a noi granfondisti sempre alla ricerca di compagni che ci consentano di pedalare coperti, i triatleti, forse per vincoli regolamentari, tendono spesso a restare isolati pedalando anche per lunghi tratti in solitudine.

Vedendo i miei compagni impegnarsi anche nel nuoto e nella corsa, prima ci si chiede come possano riuscire ad allenarsi in tutte e tre le discipline, poi viene voglia di assecondare quel piccolo tarlo che poco a poco si insinua nella testa : perchè non provare a prepararsi per una gara di Triathlon? Magari proprio un Iron Man, la prova più dura in cui si nuota per 3,8 km, si pedala per 180 km e infine si corre la maratona, 42 eterni km!!!

Per chi alla bicicletta preferisce il mare, il Mar Rosso offre scenari sorprendenti e a volte sembra di nuotare in un vero acquario. La compagnia si è rivelata affiatata e l’organizzazione sempre all’altezza. Grazie a Marco Marchese anima di Triathon Travel che ha organizzato questo bel viaggio.”

Chissà che a qualcuno non venga voglia di seguire il nostro Franz a caccia del suo primo triathlon!!!

Approposito dell'autore: Federico Martinet

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