Ago
16
2012

BALDON SI CONFERMA, ASCENZI ESORDIO DA PRIMO DELLA CLASSE

Domenica scorsa, 12 agosto, è andato in scena il terzo “Défi du col Tzecore”, gara in linea in salita che prevedeva la scalata dell’omonimo colle dal versante di Saint Vincent.

La manifestazione, organizzata dal Velo Zerbion sotto l’egida di CSAIN Ciclismo, valeva quale sesta prova del Circuit du Grimpeur 2012. Sugli impegnativi 13 chilometri che portano alla vetta si sono sfidati gli attori principali di questa lunga avventura che si accinge al gran finale di Pila, da una parte i tanti agguerriti ciclisti piemontesi, dall’altra i migliori rappresentanti del ciclismo amatoriale valdostano. Mai come in questa gara, almeno quest’anno, il livello dei partenti si è dimostrato così elevato come provato dal tempo medio di risalita fatto segnare dai 97 partenti quasi tutti sotto il muro dell’ora di corsa.

In campo maschile la lotta per la vittoria è stata ristretta al capoclassifica del Grimpeur, Ramella Paolo, ed al vincitore della scorsa edizione, Viglione Leonardo, che ha prevalso allo sprint nonostante il lungo forcing dell’avversario che ha provato a staccarlo lungo tutta l’ascesa. Terzo gradino del podio per il sempre bravo Mattia Luboz, primo fra i valdostani.

In campo femminile la gara di Saint Vincent ha visto l’esordio stagionale in Valle per la fuoriclasse della salita, la ligure Massaro Simona, inavvicinabile ancora una volta per tutte le sue avversarie tanto da far segnare il 12° tempo assoluto. Alle sue spalle si è piazzata Magnaldi Erica mentre la lotta per il primato del circuito ha visto l’ennesimo successo di Alessandra Plat, terza al termine della sua fatica, davanti a Silvia Degiovanni e Flavia Bonato. In casa Aquile al traguardo anche la tenace Barbara Sirni decisa a concludere tutte le prove in calendario nonostante il primo anno di attività agonistica. Primi sintomi di stanchezza per le ragazze valdostane a confronto con le forti rivali, ma le aspettiamo a Pila per un primo pronto riscatto.

Le Defi du col Tzecore ha segnato l’esordio con la maglia delle Aquile per il giovane triatleta Alex Ascenzi che ha subito dimostrato sulle importanti pendenze del colle tutte le sue qualità ciclistiche; Alex si è scoperto ottimo scalatore riuscendo a lottare con i migliori tanto da conquistare il decimo posto assoluto, ma soprattutto da salire sul podio, secondo nella sua categoria dietro solo al vincitore assoluto Viglione. Chissà che a Pila non sappia ancor più sorprenderci!!!

Chi non smette più di stupire è invece il “gentleman” Lorenzo Baldon, unico aquilotto a salire sul gradino più alto del podio anche in cima al col Tzecore dopo la bella vittoria di Saint Marcel. Baldon ha regolato proprio il compagno di squadra Marana Diego. Podio solo sfiorato invece per i due migliori scalatori di casa Aquile, Buscaglione Edoardo e Giangrasso Massimo rispettivamente 4° e 6°, ma subito a ridosso dei migliori nella classifica assoluta.

Ora l’attenzione si sposta sulla gara di Pila, ultima prova del Circuit, che deciderà tutti i giochi in classifica assoluta ed in quelle di categoria.

Forza aquilotti, tanti podi sono a portata di mano!!!

Ago
7
2012

53 AQUILE IN CIMA AL “GRANDE”

Edizione record per la pedalata Aosta Gran San Bernardo organizzata dal gruppo sportivo Les Gamolles che si è svolta sabato scorso, 4 agosto. Il sole del mattino ha favorito la grande partecipazione dei ciclisti valdostani e non solo; tanti anche gli amatori provenienti dal Piemonte e dalle altre regioni d’Italia, alcuni già in vacanza in Valle.

Nuova location di partenza quella scelta quest’anno dalle Gamolles in zona Arco d’Augusto vista la concomitanza con la Foire d’Etè in piazza Chanoux. Sin dalle 7.30 i ciclisti si sono presentati all’iscrizione per ritirare il numero di partenza e la maglia ricordo della manifestazione, verde il colore scelto quest’anno dagli organizzatori.

La salita al colle del Gran San Bernardo conserva il suo fascino e la formula non agonistica, ma con il rilevamento del tempo continua a confermarsi l’arma vincente di questo appuntamento sempre più sentito dagli amanti delle due ruote.

Dopo le foto di rito, un caffè al chiosco e poi via a scaldarsi per non farsi trovare impreparati in partenza. Tanti i gruppetti colorati che hanno sfilato tra le otto e le nove in una città ancora in fase di risveglio.

Alle 9.30 prendono il via dall’Arco 323 ciclisti decisi a sfidare se stessi per raggiungere ancora una volta il più alto colle transitabile in Valle d’Aosta, uno dei primi anche in Europa, sperando di migliorare il tempo dell’anno passato o di precedere gli amici. Sfottò e sane scommesse non sono certo mancate neanche questa volta.

E record è stato anche in casa Aquile, il velo club di Aosta non poteva certo mancare all’ennesima sfida di questo 2012. Gli aquilotti hanno risposto “presente” in 53, con la grinta di sempre e la consueta voglia di festeggiare in cima; i veterani del colle a fare da apripista, i più allenati a caccia di un “crono” importante, ma anche i neofiti al loro primo assalto al colle.

In 16 sono riusciti a tagliare il traguardo sotto il muro delle 2 ore a testimonianza della crescita costante del livello, non solo generale, ma anche all’interno del gruppo di Aosta. Il primo ad arrivare è stato Buscaglione Edoardo con il tempo di 1 ora 36 minuti, uno dei pochi sotto l’ora e quaranta. La trasferta in terra di Francia ha senza dubbio fatto bene al giovane valdostano. Dopo di lui gli altri protagonisti di questa lunga stagione agonistica : Giangrasso Massimo, Norbiato Alberto, Baldon Lorenzo, Villot Andrea, Marana Diego, Ducret Alex…e poi tutti gli altri comprese le quattro ragazze al via Plat Alessandra, Buscaglione Debora, Canu Barbara e Nelva Stellio Cristina.

Dopo essersi rifocillati al ristoro predisposto in cima al colle e aver recuperato il prezioso diploma con il tempo di salita, la giornata degli aquilotti si è chiusa a Sant Oyen con un pranzo a base jambon alla brace e l’immancabile birra per il brindisi di rito.

Ago
2
2012

FERRARA SUPER ALLA RACE ACROSS THE ALPS

 

Ancora una grande impresa in questo 2012 da raccontare su queste pagine : Matteo Ferrara, portacolori del Gs Aquile, ha corso la RACE ACROSS THE ALPS, una delle ultracycling più dure di tutto il panorama internazionale. I numeri parlano da sé, 540 chilometri, tanti, ma niente a confronto dei metri di dislivello positivo. I concorrenti infatti per conquistare il traguardo dovevano scalare passi che hanno fatto la storia di Giro d’Italia e Giro di Svizzera quali il Resia, lo Stelvio, il Mortirolo, l’Aprica, il Bernina, l’Ofenpass, l’Albula, il Fluelapass per un totale di 14.600 metri.

Solo 65 i temerari che si sono presentati il 22 giugno a Nauders in Austria decisi ad affrontare la grande sfida, tutti ben preparati, impossibile altrimenti anche solo pensare di provare una tale impresa, ognuno con un proprio piccolo grande team al seguito per garantire l’assistenza necessaria. Qualcuno anche con grande esperienza, al via c’erano anche atleti reduci dalla mitica Race Across America, la più famosa ed ambita ultracycling del mondo.

Alla presentazione della gara l’emozione fa capolino, ci si guarda intorno e il dubbio di cosa si stia facendo in quel posto inevitabilmente bussa alle porte del cervello anche se solo per un attimo. La partenza è alle 12 in punto, prima si compiono le operazioni di rito : l’ennesimo controllo del mezzo, quella specialissima cui affidare tante speranze, le istruzioni date ai ragazzi del team, la verifica dell’attrezzatura, gps in testa. Lungo il percorso grazie ai ragazzi ci sarà la possibilità di cambiarsi e di rifocillarsi. Bisognerà affrontare una lunga notte di gara con tratti in alta quota ed il rischio sempre presente in montagna di qualche temporale.

La prima parte di gara, per il nostro Matteo, trascorre abbastanza velocemente con qualche problema di alimentazione dovuto forse ad un integratore troppo concentrato. L’inevitabile rallentamento ed il tempo consentono all’aquilotto di superare la piccola crisi al primo passaggio all’Aprico. Siamo vicini ai 200 chilometri, è ora di affrontare il Mortirolo. La cima fa capolinea prima del tramonto così da consentire un primo cambio di indumenti.

La notte, tutta in sella, viene vissuta in territorio svizzero, bisogna superare Bernina, Albula e Fluelapass. La prima salita segna la metà del percorso, un primo importante traguardo raggiunto. Si pedala grazie alla luce su casco e bici, la temperatura è fresca, in discesa bisogna coprirsi bene.

Il sorgere del sole è un nuovo aiuto, soprattutto da un punto di vista mentale. Non manca più molto, si ascolta il proprio fisico cercando di capire quanto c’è ancora da dare, quanto si può spingere avanti il proprio limite. Superato anche l’Ofenpass, salita dura per le pendenze in doppia cifra e per gli interminabili “drittoni” che ricordano le salite nordamericane, resta una sola ascesa, re Stelvio dal versante svizzero con tratti anche di sterrato.

I lunghi tratti in solitudine sono sicuramente una delle difficoltà maggiori in questo tipo di competizione con pochi concorrenti e l’impossibilità quindi di poter sfruttare l’aiuto del gruppo per recuperare un po’ di energie.

Il passaggio in cima allo Stelvio è una liberazione, ormai la convinzione di farcela ha preso il sopravvento su stanchezza e fatica…Nauders si avvicina.

Matteo Ferrara ha concluso la sua prima Race Across the Alps in 27 ore 40 minuti al 23° posto assoluto al termine di una corsa che sicuramente non dimenticherà per le tante emozioni vissute.

“E’ stata una corsa straordinaria, tanto dura fisicamente e mentalmente quanto bella. Voglio condividere la mia gioia con il mio piccolo team che mi ha supportato e sopportato sia in gara sia in tutta la preparazione. Adesso ci riposiamo, poi si vedrà!”

Complimenti a Matteo, chissà quale sarà il suo prossimo obiettivo.

Lug
31
2012

LA MONTEE DES ARAVIS

Trasferta in terra di Francia per il giovane Edoardo Buscaglione, portacolori del GS AQUILE. Lo scalatore valdostano ha approfittato della pausa concessa dal Circuit du Grimpeur per partecipare sabato 28 luglio, insieme al veterano Carlo Champvillair, alla “MONTEE DES ARAVIS”, breve cicloscalata al col des Aravis con partenza da La Clusaz.

Una gara molto veloce che ha visto al via circa 60 partenti in prevalenza transalpini. L’ascesa al colle dal versante affrontato dai corridori ha una lunghezza di circa 7,5 chilometri con pendenze raramente in doppia cifra, una salita da attaccare dall’inizio alla cima più adatta a passisti scalatori che non a scalatori puri come il nostro Edoardo.

Ottimo comunque il risultato conseguito dai due valdostani : se l’intramontabile Champvillair si è confermato ad alto livello cogliendo il 12° posto assoluto, il giovane Buscaglione non è stato da meno rimanendo a ridosso del gruppo dei migliori per gran parte della salita. Edoardo ha chiuso la sua fatica in 22 minuti 33 secondi, 16° assoluto, ennesima dimostrazione delle sue attitudini.

L’attività dell’aostano non si ferma qui, in attesa delle due prove finali del Grimpeur in cui cercherà di migliorare ancora la sua già ottima posizione in classifica, sabato prossimo, 04 agosto, Edoardo, insieme a tanti altri aquilotti, parteciperà alla tredicesima edizione della pedalata “Aosta Gran San Bernardo”.

Lug
24
2012

LEIDI E PODDA ALLA PILA SK RACE

Due gli alfieri del GS AQUILE presenti a Pila alla Pila Sky Race, granfondo amatoriale riservata agli amanti delle “ruote grasse”.

Domenica scorsa, 22 luglio, si è corsa infatti l’edizione 2012 della bella marathon di MTB organizzata nella splendida conca di Pila ed entrata quest’anno a far parte del “circuito dei nobili”.

Non poteva certo mancare al via nella prova di casa Massimiliano Leidi, il più appassionato biker in casa Aquile reduce dalla MB RACE massacrante gara francese disputatasi l’8 luglio. Con lui al via, pronto ad affrontare il percorso di 40 chilometri predisposto dal comitato organizzatore, il neofita Podda Giuseppe già presente nella goliardica trasferta a Finale ligure per la 24 ore a staffetta.

Max ha fatto valere la sua abitudine alla gara e la sua tecnica chiudendo a metà classifica, 108°, in 2 ore 56 minuti mentre Giuseppe ha chiuso onorevolmente 130° in 3 ore 14 minuti.

“Bella gara su un percorso vario e molto tecnico che avrebbe senza dubbio meritato qualche partecipante in più”, questo il giudizio presso che unanime dei due ragazzi di Aosta.